Proseguono oggi gli appuntamenti con la Primavera Pedagogica: questa sera alle ore 20.30 l’Hub Lab in via Flavio D’Excelsis ospiterà il teatro di narrazione: “Digiunando davanti al mare”.
DIGIUNANDO DAVANTI AL MARE
per un racconto su Danilo Dolci
un progetto di Giuseppe Semeraro drammaturgia Francesco Niccolini regia Fabrizio Saccomanno
con Giuseppe Semeraro produzione Principio Attivo Teatro.
“Se l’occhio non si esercita, non vede, se la pelle non tocca, non sa,
se l’uomo non immagina, si spegne”.
Questo spettacolo vuole prendersi cura di un gigante dolcissimo, Danilo Dolci. Un poeta, un pacifista, un educatore, una figura che ha tracciato una parabola esemplare nella storia dell’Italia appena uscita dalla Seconda Guerra Mondiale. Un lombardo che nel 52 decide di andare in Sicilia per stare assieme ai lavoratori, ai disoccupati. Uno stare assieme che è prima di tutto ripartire e progettare insieme il proprio destino. Con questa gente Danilo Dolci non smetterà mai di rivendicare la dignità di un popolo umiliato dalla politica e offeso dalla mafia. In Sicilia, Danilo Dolci riuscì a portare l’attenzione nazionale verso progetti prima considerati utopici e poi opere concrete. Così verrà realizzata una grande diga, una scuola libertaria per l’infanzia, un Centro Studi per la Pace e numerosissime azioni collettive volte al risveglio delle coscienze. Amico di molti intellettuali nazionali e internazionali ne ricevette il sostegno concreto per tutte le sue attività sociali. Suoi sostenitori furono Norberto Bobbio, Carlo Levi, Piero Calamandrei, Sartre, Russell, Aldo Capitini, Elio Vittorini, Lombardo Radice, Peppino Impastato. Personaggio limpido e indomabile non fu mai veramente sostenuto né dalla sinistra ufficiale né dal mondo cattolico.
Danilo Dolci è stato uno dei primi a denunciare le infiltrazioni mafiose nella politica
Siciliana, e a rompere il muro di silenzio che avvolgeva le condizioni di vita sull’isola. Con le sue innumerevoli attività e le sue instancabili battaglie civili, la vita di Danilo Dolci apre una finestra inusuale e stimolante sulla storia Italiana nel ventennio successivo alla guerra. I rimandi e i riferimenti storici alla storia del nostro paese sono numerosissimi, ma ancora più interessanti sono gli spunti del pensiero di Dolci in quanto proprio oggi mantengono la loro attualità. L’acqua democratica, l’educazione per tutti, la piena occupazione, la collaborazione creativa, la qualità della democrazia sono solo alcuni degli spunti suggeriti dai suoi scritti e dalle azioni concrete. Scritti che proprio in virtù della riscoperta del suo pensiero vengono ripubblicati e diffusi dopo anni di silenzio. Capire la vita di Danilo Dolci arricchisce il nostro bagaglio di conoscenze su precisi momenti storici ma aiuta soprattutto a capire. Cosa possiamo fare per migliorare la qualità della nostra vita? Una domanda che attraversa il tempo e giunge fino a noi e che noi rilanciamo alle nuove generazioni.
Un teatro civile che aiuta a conoscere la nostra storia e che fa nascere domande.
Ingresso €5.00