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Marcia, Fortunato: «Stagione iniziata bene, ma il vero obiettivo di quest’anno sono i Mondiali di Londra»

Antonio Ventola
«Ho cambiato atteggiamento in gara. Ora gareggio su me stesso e non bado agli altri»
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Il secondo titolo italiano indoor consecutivo è la conferma di un potenziale tutto da esplorare e da far esplodere. Francesco Fortunato è ovviamente lo sportivo di riferimento, a livello di sport individuali, nel panorama andriese in questo momento. Come ogni anno la nostra redazione lo ha incontrato alle porte di un 2017 che potrebbe rivelarsi cruciale per la carriera del marciatore delle Fiamme Gialle. 

Ad Ancona il primo titolo dell'anno, in una gara sviluppatasi: «Come me l'ero immaginata. Avevo impostato una strategia e sono riuscito a seguirla alla perfezione. Il primo obiettivo minimo era scendere sotto i 19 secondi, sapendo che nessuno mi sarebbe stato dietro con questo tempo. Ho sofferto un po' nel finale, ma alla fine sono riuscito ad agguantare i risultati prefissatimi». 

Rispetto agli scorsi anni qualcosa è cambiato soprattutto a livello psicologico: «Ho impostato la gara solo su me stesso ed i miei avversari non sono riusciti a starmi dietro. Ho dimostrato di aver raggiunto una maturità di gara maggiore. Avere la consapevolezza di essere il più forte e di non curarsi degli altri, ma scendere in pista comunque con l'obiettivo di dare il massimo, significa dimostrare di aver fatto un ulteriore salto di qualità. Questo mi ha dato molta fiducia anche per il proseguo della stagione. Anche il mio allenatore è stato contento, perché oltre al risultato ha visto un atteggiamento giusto da parte mia».

Battuto il record dello scorso anno (quest'anno 18.59, lo scorso 19.12 sui 5km indoor), segno anche di uno stato fisico di alto livello, dato che la preparazione non era volta esclusivamente alla gara di Ancona: «Sono in ottima condizione per essere a febbraio. Le prospettive sono ottime, perché questo era un test di passaggio che mi dà soprattutto morale. Ora devo mettere insieme i pezzi per arrivare alla 20 km». 

Sì, perché i veri obiettivi sono ben altri e di più alto valore: «Non sono più Under, ma Assoluto e questo comporta più responsabilità. Seguirò lo stesso percorso dello scorso anno, con i Campionati Italiani di Cassino, un titolo che mi manca e che voglio ottenere, e che mi permetterà di guadagnarmi la convocazione per la Coppa Europa in Repubblica Ceca, quando avrò il primo picco di forma vero. Quest'anno, però, a differenza delle scorse stagioni durante le quali sono riuscito a partecipare alla Coppa del Mondo di Marcia, voglio qualificarmi per i Mondiali di Atletica di Londra. Partecipare ad un evento di questa caratura potrebbe rappresentare il vero salto nei grandi della marcia, non tanto per il livello dei partecipanti, ma quanto per il valore stesso della competizione».

martedì 28 Febbraio 2017

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