Calcio

Intervista al tecnico della Nuova Andria, Cosimo Sinisi

La Redazione
«Il momento più bello? La rimonta contro la Virtus Molfetta»
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Dopo l’intervista alla fine del girone d’andata, non poteva mancare quella di fine anno a mister Cosimo Sinisi. Purtroppo l’obiettivo play-off non è stato raggiunto ma questo aspetto nulla toglie a un campionato che la squadra ha condotto in maniera brillante.

Pensi sia mancato qualcosa alla squadra? Hai qualche rimpianto?

«C’è rammarico per non aver avuto la possibilità di fare i play-off, tuttavia non dimentichiamo che abbiamo assunto consapevolezza e consistenza (tecnica) solo nella seconda parte del campionato. È mancata la continuità. Abbiamo sbagliato partite più alla nostra portata tipo quella con il Matinum, Herdonia e Sammarco; e poi il pareggio con l’Audace e il Celle di San Vito».

Il momento più bello e più brutto di questa stagione.

«Il più bello sicuramente quando abbiamo ribaltato il risultato del 3 a 1 al 3 a 4 contro la Virtus Molfetta. Il più brutto la sconfitta a Mattinata per 3 a 1; lì non siamo mai entrati in partita».

La squadra che ti ha sorpreso e quella che pensavi avesse una marcia in più e poi invece un po’ ti ha deluso

«La squadra che mi ha sorpreso è stato il Celle di San Vito che nel girone di ritorno ha inanellato una serie impressionante di risultati positivi che l’hanno premiata con il meritato terzo posto. Quella che mi ha deluso è il Trinitapoli sia per la posizione finale in classifica (ha fatto un girone di ritorno da retrocessione), sia per quello che non è riuscito a fare nell’ultima partita contro il Borgorosso dove da essere in vantaggio per 3 a 1 è riuscita pareggiare negandoci di fatto la possibilità di andare ai play-off».

Qual è stata la partita più bella del girone di ritorno?

«Sicuramente l’ultima, il derby. Si è giocato ad alti ritmi e con tante occasioni da entrambe le parti».

So che è una domanda “scomoda” ma qual è il giocatore che ti ha stupito di più?

«Il calcio è uno sport di squadra e non è giusto evidenziare il singolo rispetto al gruppo. Diciamo che tutti, nel bene e nel male, hanno contribuito ad ottenere il risultato conseguito».

Ai play-off Celle e Borgorosso e la vincente tra queste contro il Terlizzi. Un pronostico.

«Tre ottime squadre arrivate anche in perfetta graduatoria. Per me Terlizzi».

Hai un messaggio da lasciare a qualcuno?

«Vorrei dire che il calcio è un gioco. Lo è in tutte le categorie in cui si gioca, dalla Serie A alla Terza Categoria, lasciamo quindi che rimanga tale. Certi giochetti o calcoli che potrebbero avvantaggiare una società piuttosto che un’altra non dovrebbero esistere».

La Nuova Andria è una bella realtà calcistica che valorizza molto i giovani e sappiamo tutti ormai che riserva sempre progetti importanti. Anche se il campionato è finito da pochissimo puoi darci qualche anticipazione sul futuro?

«Il più grande progetto è, e sarà sempre, quello di aggregare ragazzi togliendoli dalla strada e da quelle che possono essere le insidie che offre. Quindi rimane forte l’impegno verso i più piccoli per aiutarli attraverso lo sport ad una crescita positiva».

Vorresti fare dei ringraziamenti?

«Ringrazio il presidente Vincenzo Carbutti perchè senza lui il progetto Nuova Andria non esisterebbe, l’allenatore in seconda Michele Fasciano, il preparatore dei portieri Riccardo Sinisi, il preparatore atletico Giuseppe Sansonne perchè grazie al suo lavoro i ragazzi sono riusciti a mantenere un’eccellente forma fisica fino alla fine del campionato cosa che non si vede in tutte le categorie, il collaboratore tecnico Antonio Fortunato, i fisioterapisti Lorusso Francesco e Lorusso Nicola, il nostro primo tifoso in assoluto Francesco Evangelista, il fotografo Marco Vitti e l’addetto stampa Melania Mansi».

mercoledì 19 Aprile 2017

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