Doveva essere il match della sterzata, quello che avrebbe dato ufficialmente il via alla stagione della Fidelis Andria, mentre di cambi di direzione ne si sono visti solo in area (senza tra l’altro produrre reti) e hanno portato solo frustrazione per l’ennesima occasione fallita.
«Fa male – ha esordito Loseto in conferenza post partita – Vedere la tua squadra viva, che produce gioco e non riuscire a guadagnare il risultato è dura da digerire. Nel primo tempo abbiamo creato 3 o 4 palle goal che non siamo riusciti a concretizzare, poi durante la seconda frazione abbiamo giocato male».
Il poco cinismo e, probabilmente, anche l’ansia di dover segnare portano la Fidelis a fare scelte sbagliate: «Chiedo sempre alla squadra calciare quando si vede la porta e di non arrivare in area sempre con tanti scambi o tramite le sovrapposizioni. Bisogna metter fuori la propria personalità, senza aver paura di concludere a rete. Anche se, senza cercare scusanti, se andiamo ad analizzare la panchina possiamo notare che nella circostanza era composta da tanti giovani. Non avevo a disposizione uomini che mi consentissero di cambiare volto alla gara».
Fatto sta che il pubblico è ormai innervosito e la prossima gara in trasferta può essere cruciale: «Capisco i fischi finali del pubblico, sono meritati, ma la squadra c’è ed ha mostrato ancora una volta un gioco propositivo. Dobbiamo ripartire proprio da questi aspetti per affrontare una settimana che si preannuncia molto impegnativa dal punto di vista mentale e che si concluderà con un’altra gara ardua contro la Reggina».
allenatore incompetente per la categoria ( e non solo per la C) e società ridicola