Calcio

Lettera del dott. Dino Leonetti a Paolo Montemurro: «Dove sono i soldi destinati alla ricerca?»

La Redazione
Onda D'Urto reclama una somma denaro non percepita dopo un evento in collaborazione con la Fidelis Andria
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C’è chi chiede ordine in un caos destinato, ormai, ad una brutta fine. In questo caso è il dott. Dino Leonetti, il quale ha scritto una lettere aperta al presidente della Fidelis Andria, Paolo Montemurro, chiedendogli dove sia effettivamente finito il denaro destinato alla ricerca contro il cancro di cui il dottore andriese si occupa da anni.

«Gent. mo dott. Paolo Montemurro, presidente della Fidelis Andria, mi chiamo Dino Leonetti e sono andriese.

Quando la nostra città stava ripartendo nel suo percorso calcistico sono stato medico sociale della Fidelis. L’allenatore era il signor Nicola Ragno, un grande uomo che non dimenticherò mai. Mi chiamò al telefono il carissimo amico fraterno Tony Tragno e mi chiese se mi andasse di svolgere il ruolo di medico senza essere pagato.

Accettai. Perché sono un andriese e tengo molto alla mia città.

Nel frattempo ho continuato a coltivare le mie due passioni: lottare contro il cancro dei bambini e far sorridere i bambini ammalati.

Per questo insieme ad alcuni amici ho fondato due associazioni: Onda d’Urto Uniti contro il cancro e In Compagnia del Sorriso Onlus. Noi lottiamo per sensibilizzare la popolazione sui fattori di rischio dei tumori giovanili e abbiamo avviato un Progetto di ricerca per scoprire le cause del cancro che colpisce purtroppo i nostri bambini.

I bambini.

Quando andiamo nelle parrocchie e nelle scuole a parlare di questo ci accolgono con grande rispetto e talora ci consegnano perfino piccole somme di denaro.

E’ successo anche nel corso di una iniziativa che ha visto la società Fidelis Andria. Molti cittadini andriesi e tanti bambini delle scuole vi hanno partecipato ed è stata raccolta una somma di denaro.

Mi vuole dire, per favore, se questa somma è stata depositata a beneficio della associazione Onda d’Urto Uniti contro il cancro?

Se questo non fosse stato fatto le chiedo di provvedere perché quei soldi servono alla ricerca.

Sono fiducioso nella sua sensibilità, dott. Montemurro, e sono certo che non deluderà questo impegno.

Grazie».

venerdì 13 Luglio 2018

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Leonardo Matera
Leonardo Matera
5 anni fa

Se quello non fosse stato fatto, è un reato. Che si chiama truffa o appropriazione indebita, a seconda delle circostanze di fatto. E va denunciato.