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​Losito: «C’era una volta l’Agea: l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura»

La Redazione
«Che senso ha mantenere in piedi ancora, con denaro pubblico, un carrozzone che compie operazioni di mercato tali da penalizzare la categoria di produttori che invece dovrebbe tutelare e se ne infischia delle loro difficoltà»
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L’avv.to Francesco Losito, candidato al consiglio regionale nella lista “La Puglia Domani” con Raffaele Fitto candidato alla presidenza, interviene a proposito dell’utilità della Azienda di Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo:

«L’Agenzia (già AIMA) che provvedeva con solerzia e rapidità a tutelare gli agricoltori dalle calamità atmosferiche intervenendo prontamente con le anticipazioni PAC a favore dei produttori e che quando era necessario disponeva l’ammasso dei prodotti agricoli italiani per consentire di calmierare dalle speculazioni i prezzi degli stessi. Oggi ciò che resta di quella Agenzia tutto fa tranne che garantire vivibilità e sostentamento per le nostre aziende agricole

Non mi riferisco solo alla scellerata operazione dell’acquisto di otto milioni di euro di olio comunitario ed extra comunitario per indigenti, alla faccia dei produttori italiani. Olio, per altro, di cui sarei curioso di conoscere non solo la provenienza bensì anche la qualità e perché no, di sottoporlo ad attente analisi organolettiche così come i nostri produttori sono costretti a fare quando commercializzano il proprio olio extra vergine pugliese.

Ma mi riferisco agli enormi ritardi con cui si sta provvedendo al pagamento dell’anticipo dell’acconto PAC per chi ne abbia fatta richiesta, dopo due anni consecutivi di disastri ambientali e del Covid 19 che hanno seriamente compromesso il settore olivicolo pugliese se non si tenesse conto anche della Xylella.

A seguito proprio della gelata del febbraio 2018 ed alle proteste di piazza del gennaio 2019 si era ottenuta la possibilità di richiedere l’anticipazione del pagamento del premio PAC pari all’ottanta per cento dell’acconto del premio a favore dei produttori olivicoli.

Tale premio sarebbe dovuto già essere nelle tasche dei nostri agricoltori dalla fine di luglio ma siamo oramai alla prima settimana di agosto, in prossimità delle ferie e del denaro non vi è traccia.

Sorge spontaneo porsi una domanda: considerate le restrizioni dell’attuale sistema bancario ed i conseguenti problemi con cui devono confrontarsi oggi i nostri agricoltori, che senso ha mantenere in piedi ancora, con denaro pubblico, un carrozzone che compie operazioni di mercato tali da penalizzare un intera categoria di produttori che invece dovrebbe tutelare e se ne infischia delle loro difficoltà quando invece il presupposto essenziale per il corretto funzionamento di questo Ente sarebbe dovuto essere proprio l’assistenza finanziaria e di mercato a supporto delle aziende agricole italiane!?

Alla Ministra delle Politiche agricole e forestali Bellanova che solo pochi giorni fa ha onorato Andria della sua presenza, parlando agli olivicoltori locali ed ai frantoiani ci piacerebbe chiedere quali siano le determinazioni che intende prendere in merito al fine di consentire alle aziende agricole che ne abbiano fatta richiesta di percepire con regolarità quanto loro dovuto in termini di anticipazione PAC e per impedire che si perfezioni l’acquisto di olio da immettere nel mercato italiano di cui non si conosca la tracciabilità né la certificazione di qualità!?

Gramsci diceva: “Tra l’assenteismo e l’indifferenza, poche mani, non sorvegliate, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa”.

Vorrei tanto che tutti fossimo un po’ più attenti a ciò che accade intorno a noi, soprattutto quando a pagarne le spese possono essere la nostra alimentazione e la nostra salute».

giovedì 6 Agosto 2020

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