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«Dal dissesto alla pace fiscale: da sinistra una proposta peggio dell’altra»

La Redazione
La nota delle liste collegate a Nino Marmo
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La nota a firma delle liste collegate a Nino Marmo in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal candidato sindaco di centrosinistra Giovanna Bruno: «A pochi
giorni dalle elezioni assistiamo alla fiera di chi la spara più grossa nel
tentativo di accaparrarsi qualche voto in più. Un atteggiamento che non solo è
poco rispettoso dell’intelligenza degli andriesi ma mette palesemente in luce
delle carenze dal punto di vista della conoscenza amministrativa, e questo è
ancor più grave se ad averle fatte è una persona che ha già ricoperto incarichi
amministrativi in giunta al Comune di Andria e adesso si ripropone come
candidata a Sindaco.

Dopo
aver candidamente ammesso di ritenere possibile l’opzione del dissesto per
Andria – con le gravi e inevitabili conseguenze per tutti i creditori del
Comune che non sarebbero più pagati – la candidata del PD Giovanna Bruno ha
cercato di correggere la rotta proponendo la pace fiscale “a modo suo”. Per la
Bruno infatti non si tratterebbe di un condono ma bensì della possibilità da
parte del Comune di impiegare gli andriesi che non hanno pagato, e non pagano
le tasse, in lavori per la comunità. Peccato però che questa proposta, che per
essere precisi prende il nome di “Baratto Amministrativo”, sia palesemente
inapplicabile per il caso in questione, e saremmo curiosi di sapere quale
direttore di ragioneria se la sentirebbe a dare parere favorevole.

Infatti,
come chiarito e riportato dalla Corte dei Conti in diversi pareri, n 27/2016
della sezione contro Emilia Romagna e n 172/2016 della Sezione Lombardia, “Non
è possibile ricorrere al baratto amministrativo per estinguere debiti pregressi
in quanto tale prospettiva non rientra nell’ambito dell’applicazione della
norma, venendo a mancare il requisito dell’inerenza tra agevolazione tributaria
e tipologia svolta dai cittadini. Elementi che devono essere preventivamente
individuati nell’atto regolamentare”.
Inoltre sempre la Corte dei Conti
specifica che: “La possibilità di prevedere ipotesi nelle quali i debiti
tributari dei cittadini verso il Comune possono essere adempiuti con modalità
diverse dal pagamento comporterebbe una rinuncia ad incassare propri crediti,
già iscritti al bilancio”.

Ricordiamo
inoltre che la procedura del baratto è stata adottata solo da pochi Comuni che,
proprio uniformandosi ai pareri della Corte dei Conti, hanno previsto tale
disciplina solo per chi si dovesse trovare in condizioni di “morosità incolpevole”,
ovvero a causa di comprovate difficoltà economiche tali da impedire il
pagamento dei tributi e di certo non di quelli pregressi.

Tutto
questo ci porta a esprimere una considerazione doverosa: il tema del
bilancio comunale, così come quello di individuare il 35% degli andriesi che
non pagano, è un tema serio e con serietà e competenza andrebbe trattato. Non
si può con leggerezza affermare delle cose che sono palesemente inapplicabili.

Se
queste sono le premesse siamo veramente preoccupati di quello che potrebbe
succedere se il Pd e la sinistra dovessero andare a governare Andria. Ma siamo
sicuri che gli andriesi non vogliano correre questo rischio.

Noi
abbiamo il dovere di perseguire chi volutamente non paga le tasse, lo dobbiamo
fare per un senso di giustizia nei confronti di tutti i cittadini che non
evadono e per assicurare alla comunità servizi efficienti. E lo dobbiamo fare
partendo da una profonda riorganizzazione dell’ufficio tributi che va
potenziato e messo a sistema all’interno della macchina comunale.

Tutto il
resto appartiene alle proposte propagandistiche da bar che qualificano chi le
fa e non contribuiscono a un confronto serio e costruttivo in favore della
città».

lunedì 14 Settembre 2020

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ANONIMO
ANONIMO
3 anni fa

Certo occorre essere delle emerite facce di bronzo ad inventarsi soluzioni che solo la vecchia Roma e qualche dittatura adottava (la riduzione in ceppi dei debitori) condannando il tartassato ai lavori forzati e il sofisma di altri di rispolverare sentenze mai lette ed osservate della Corte dei Conti che riguardano improbabili casi giudiziari !!!!……….verrebbe da dire ……….