Politica

Libri di testo, Scamarcio: «Inaccettabile la penalizzazione di ragazzi e librai»

la redazione
«Credo sia utile e necessario tornare alla distribuzione delle cedole, che lasciano libertà alle famiglie di rivolgersi alla libreria che preferiscono»
scrivi un commento 1590

«Gli alunni delle scuole andriesi non possono cominciare le lezioni senza libri di testo. Se non ci saranno intoppi, al momento non prevedibili, dovranno aspettare la fine di ottobre o i primi di novembre. Così non va».

L’avv. Antonio Scamarcio, candidato sindaco del centrodestra ad Andria, punta l’indice contro l’interpretazione attribuita a una legge regionale dalla dirigente comunale competente. «In tutta Italia – spiega Scamarcio – le famiglie ricevono dal Comune le cedole per acquistare i libri dove vogliono. Così si garantisce la regolarità dell’inizio dell’anno scolastico e non si penalizza nessuno. Ad Andria, invece, secondo la libera interpretazione della dirigente, si procede con la cosiddetta “manifestazione d’interesse” e i risultati sono, a dir poco, disastrosi».

Secondo questa procedura, spiega il candidato Sindaco del centrodestra, «ai primi di settembre il Comune ha comunicato l’impegno di spesa agli 8 Istituti Comprensivi della città. Da quel momento, i dirigenti hanno potuto invitare le librerie alla manifestazione d’interesse con la relativa offerta, per poi procedere all’apertura delle buste e all’affidamento dell’incarico. Nel rispetto dei tempi imposti da questa normativa, i librai riceveranno gli ordini a metà ottobre e poi dovranno fare i salti mortali per ottenere le forniture in tempi rapidi, giacché nel frattempo le scorte nei magazzini saranno andate esaurite».

Scamarcio rileva che questo modo di procedere si traduce in un danno economico anche per gli stessi librai: «Fino al 2017 le librerie coinvolte nella fornitura erano 30; l’anno scorso sono state solamente 6. Significa che 24 imprenditori hanno rinunciato a un guadagno certo, che non è quello riveniente dai libri di testo (il margine è minimo), bensì quello che deriva da penne, quaderni, cartelle, zaini, album, colori e via dicendo».

Secondo l’avv. Scamarcio, «è inaccettabile questa situazione, che penalizza innanzitutto gli alunni e non risparmia gli stessi librai: credo sia utile e necessario tornare alla distribuzione delle cedole, che lasciano libertà alle famiglie di rivolgersi alla libreria che preferiscono».

venerdì 18 Settembre 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti