«Si deve aprire il presente comunicato con un ringraziamento rivolto all’Amministrazione Comunale nelle persone della Sindaca, della Giunta Comunale, dell’Assessore dott. Giuseppe Tammaccaro, della Dirigente Dott.ssa Grazia Cialdella ed in ultimo ma altrettanto importante del Funzionario responsabile dott. Domenico De Nigris. Questo è sicuramente un primo e importante traguardo raggiunto grazie ad un’Amministrazione sensibile e non sorda alle richieste delle categorie professionali tutte che sono portavoce dei Contribuenti andriesi.
Il Protocollo firmato oggi prevede in sintesi importanti forme di collaborazione tra Ufficio Tributi e Professionisti tra cui in particolare i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Nello specifico è stata prevista la possibilità di operare in delega su più soggetti in modo permanente, sino a revoca della delega da parte del Contribuente. È stata prevista la possibilità di interloquire con l’Ufficio Tributi anche in modo massivo, sia a mezzo Pec che con la nuova piattaforma telematica LINK MATE.
Per gli accertamenti aventi ad oggetto il periodo d’imposta 2015, è stata prevista la possibilità di operare in autotutela a prescindere dall’imminente scadenza dei ricorsi sia per quei contribuenti che hanno regolarmente adempiuto agli obblighi di versamento ed hanno alla base delle pretese errori formali, sia per quanti hanno versato sulla base delle aliquote in vigore al 01/01/2015, con eliminazione per questi ultimi, delle sanzioni e degli interessi lasciando solo il costo di notifica. Il Protocollo non inficia in assoluto la possibilità di ricorso dei singoli Contribuenti i quali anche per il tramite di noi Professionisti, potranno rivendicare sia l’Illegittima applicazione della doppia aliquota per gli anni dal 2015 al 2018, sia far valere il diritto al rimborso/utilizzo in compensazione per coloro i quali hanno versato l’aliquota maggiorata per gli stessi anni.
Gli argomenti li conosciamo tutti, sia in tema di illegittimità di doppia aliquota che in tema (ancor più oggettivo) di rimborso.
Nei prossimi giorni vi sarà la pubblicazione sul sito del Comune del nuovo modello di autotutela per l’applicazione del protocollo d’intesa in oggetto».
Il tempo passa e nulla si risolve. È da circa un mese che ho inviato una comunicazione all’ufficio tributi tramite la piattaforma LINKMATE e non ho ancora ricevuto risposta. Aggiungo che la stessa comunicazione è stata successivamente inviata anche a mezzo pec. Anche quest’ultima a tutt’oggi è rimasta priva di risposta. Non si fa altro che indirizzare l’utenza ad usare la piattaforma allo scopo di avere un contatto diretto con gli uffici competenti. Tutto questo doveva servire anche a velocizzare l’iter delle pratiche. Ma da come sta procedendo mi rendo conto che è solo una perdita di tempo.
Pare che a tutti sfugga un piccolo particolare: il Comune non può, neppure assumendo una delibera ad hoc (nè tantomeno sottoscrivendo il “protocollo d'intesa”) modificare i termini pe la presentazione dell'istanza in autotutela, nè può modificare i termini del ricorso stabiliti dall'art. 21 del D.Lvo 546/92 , ovvero 60 gg. dalla data di notifica dell'avviso di accertamento esecutivo.
Non capisco proprio a cosa serva il “protocollo di intesa” considerato che sono già spirati i termini per la presentazione dell'istanza in autotutela.
E poi chiedo: come fidarsi delle parole (ad oggi non vi è traccia alcuna di delibera al riguardo) quando la stessa Giunta non da corso ai rimborsi IMU e TASI in applicazione della Sentenza TAR Puglia nr. 397/2018?
Possiamo pure invertire l'ordine, ma il prodotto non cambia! Prima la pec con il modulo di autotutela, poi la segnalazione sulla piattaforma, che tramite la bacheca messaggi dovrebbe costituire “un canale per poter interloquire direttamente con l'Amministrazione”. E poi un'altra pec per sollecitare un cenno di risposta alle prime due…. niente!
Zero assoluto, tempo sprecato, dati privati captati non si sa bene da quale soggetto terzo senza alcun servizio in cambio… Nel frattempo il tempo corre e le scadenze saltano costringendo i contribuenti onesti a pagare anche l'indebito. Ma qualcuno dovrà pagare per questo, altro che leccatine e ringraziamenti!