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“Noi siamo chiusi per voi, voi restate a casa per noi”: parrucchieri ed estetisti in piazza

la redazione
Il presidente di Apea, Palumbo: «La maggior parte di noi non riceverà nè alcun ristoro nè sgravi sugli affitti e ciò determinerà una maggiore difficoltà nella ripresa che non si sa quando partirà»
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Dopo la protesta di ieri in largo Torneo dei venditori ambulanti, oggi si è tenuta questa mattina, in piazza Catuma, la manifestazione di parrucchieri ed estetisti andriesi contro le chiusure imposte dal Governo che stanno mettendo in ginocchio quanti, in questo lungo momento di incertezza per le riaperture, non vedono la fine del tunnel. Presenti anche la Sindaca Giovanna Bruno, il presidente del consiglio Giovanni Vurchio e l'assessore al Commercio, Cesareo Troia.

Francesco Palumbo, presidente dell'ass Apea (Associazione parrucchieri ed estetisti andriesi) ha dichiarato: «Dopo un anno ci troviamo a rivivere lo stesso disagio, dopo aver vissuto a intermittenza questi 365 giorni. La nostra categoria è una delle poche ad esser stata ingiustamente sacrificata, dopo che dal giorno alla notte ci è piombata addosso una nuova chiusura obbligata. Ci ritroviamo a fare nuovamente i conti con le tasse da pagare, i ristori praticamente inesistenti e una situazione socio economica sofferente. Il nostro è un appello alla responsabilità sia delle istituzioni che di alcuni della nostra categoria affinché non si incrementi il mercato del lavoro nero. Alla responsabilità collettiva deve corrispondere anche un intervento mirato delle istutuzioni: ad oggi l’85% della nostra categoria non riceverà nessun ristoro – la maggior parte delle imprese del settore benessere registra perdite di fatturato intorno al 25%, poco al di sotto della soglia minima del 30% prevista per avere i contributi del Decreto Sostegno – . Pare sfumata anche la questione degli sgravi sugli affitti. Intanto noi continuiamo a pagare i costi fissi, le utenze. Tutto ciò determinerà una maggiore difficoltà nella ripresa. Ci serve un aiuto concreto per spronarci a ripartire».

Il settore è già stato penalizzato a causa della impossibilità a realizzare eventi, cerimonie e occasioni che portavano una ricaduta economica sui centri estetici e parrucchieri, ora si aggiunge anche questa ulteriore chiusura forzata mancati ristori e spese fisse comunque da sostenere. Alla beffa il doppio danno per gli imprenditori del settore. 

 

 

mercoledì 7 Aprile 2021

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Arturo Arturi
Arturo Arturi
3 anni fa

Eppure in giro si vedono le belle signore con i capelli sistemati e gli uomini con la bella sfumatura laterale….. non è che per caso qualcuno che sta manifestando sta facendo domicilio? Mah….

Frank Mat
Frank Mat
3 anni fa

Già, “restate a casa per noi” così poi possiamo e vi facciamo shampoo, taglio e unghie.
Ma quanta ipocrisia!

T.A.
T.A.
3 anni fa

Che significa ” siamo chiusi per voi”? Qualcuno può spiegarmelo