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Vaccini, lo sfogo di un medico di famiglia: «Noi sotto torchio per responsabilità altrui»

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Il dott. Dino Leonetti al Commissario della Asl: «Da questa mattina cambio musica e spartito, spiegherò a ciascun mio paziente cosa sta accadendo e deciderò se revocare la mia disponibilità ad aderire alla campagna vaccinale»
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Nonostante le promesse di una campagna vaccinale spedita, periodicamente, arrivano intoppi a quella che sembrava essere una strada spianata verso l'uscita dalla pandemia. E a pagare le conseguenze delle diverse battute di arresto sono gli operatori sanitari che sono "vittime" di responsabilità non proprie.

Così, il dott. Dino Leonetti, medico di famiglia, ha deciso di scrivere al Commissario della Asl Bt per manifestare la propria sofferenza e chiedere lumi su come comportarsi: «Caro Direttore generale, è da una settimana che sto preparando le giornate dedicate alla terza sessione di vaccinazione dei miei assistiti "vulnerabili".

Sono le 4 e 38 minuti e un feroce mal di testa mi ha portato ad una tastiera di computer per scriverle questa lettera aperta. Oggi, venerdì, ho dato l'appuntamento a diciotto pazienti, felicissimi di ricevere il vaccino anti-covid. Ieri sera alle 21,00 ho chiamato a casa uno dei colleghi del Distretto che mi ha confermato: i vaccini non ci sono.

Stanotte non sono riuscito a dormire perché mi sento preso in giro, perché dovrò telefonare a questi assistiti per rinviare la vaccinazione. Ma c'è un aggravante. Per questo fine settimana ho programmato in totale 84 vaccini ad altrettanti pazienti "fragili". Devo spiegare a ottanquattro cittadini che per loro il vaccino, il vaccino promesso e garantito, non c’è.

Si tratta di persone che versano in condizioni cliniche delicate e metterle in sicurezza non è solo una loro premura ma anche una mia responsabilità.

Formare la lista dei pazienti, intercettare i loro contatti, chiamarli, confermare, pianificare, preparare le schede anamnestiche, organizzare l'ambulatorio con il personale dedicato, comporta tempo ed energia.

La mia salute si sta logorando dall'inizio dell'epidemia, non a causa del virus ma della disorganizzazione e del maltrattamento che come medico di famiglia sento di aver subìto da chi avrebbe dovuto tutelare il mio ruolo di primo operatore a contatto con i cittadini e i malati.

Stanotte non ho dormito perché non ho ricevuto i vaccini promessi, garantiti, richiesti, confermati. Non è giusto.

Ho esultato nei giorni passati e l'ho anche ringraziata in pubblico per aver fornito i vaccini richiesti, ma ora sono deluso ed amareggiato.

I vaccini non ci sono ed io dovrò rimanere ancora sotto torchio delle insistenze dei miei assistiti e dalle loro legittime richieste.

Cosa devo dire a queste persone? Dovrò trovare scuse oppure dovrò dire che la responsabilità è di chi non sa come gestire la distribuzione dei flaconi dei vaccini in maniera da mantenere la parola data?

A proposito, di chi è la responsabilità? Non certo la mia, che ci so mettendo l'anima e rimettendo la salute. Non certo del paziente, che è stato da me invitato dopo la vostra parola di copertura delle dosi di vaccino.

Ora basta.

Sono davvero stanco e deluso. Da questa mattina cambio musica e spartito, spiegherò a ciascun mio paziente cosa sta accadendo e decido se revocare la mia disponibilità ad aderire alla campagna vaccinale per esaurita resistenza mentale, fisica ed emotiva.

Non ce la faccio più».

venerdì 7 Maggio 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

Anche questa storia delle cosiddette categorie fragili non si è capita bene, è tutta da approfondire e magari da indagare. Non sono state identificate bene le categorie e ogni Regione va per conto suo. E nella discrezionalità si inseriscono ovviamente i favori agli amici.

Mimmo Ta
Mimmo Ta
2 anni fa

Devi avere pazienza per i tuoi pazienti. E pregare padre figliuolo… e spirito santo. Tutta la solidarietà da parte ns. Mi sono commosso, mentre leggevo l'articolo con la tua lettera alla mia famiglia. Grazie a te e medici come te.

sabino cannone
sabino cannone
2 anni fa

Dott. Leonetti la sua è una voce nel deserto. Colpa anche i suoi colleghi che pur riscontrando le stesse problematiche anche di tipo amministrativo, restano nel loro orticello. La cosa si potrebbe aggravare, e speriamo di no, se dopo la dichiarazione di Biden, mi scusi Bidoun, di sospendere i brevetti sulla produzione dei vaccini alle casa farmaceutiche o BigFarma che potranno ridurre fino al ricatto la disponibilità dei vaccini. Molti non sanno che il WTO(organizzazione mondiale del commercio o meglio la più grande cupola criminale mondiale) si fonda su uno dei 3 pilastri portanti dell'organizzazione stessa: il TRIPS (Trade Related Intellettual Propriety Right) ovvero commercio dei brevetti e diritti intellettuali. Il WTO è il vero “..potere del capitalismo finanziario..” altro che diritt

E.I.
E.I.
2 anni fa

Carissimo Dottore, perché non portare all'attenzione questa lettera ai sigg.: Emiliano, Lopalco e il generale Figliuolo che tanto si vantano?
Le sono vicino e amareggiata.
Come dice la canzone….fai rumore

Cristina Capogna
Cristina Capogna
2 anni fa

Condivido pienamente le esternazioni del dott.Dino Leonetti.Grande confusione.A. Rimetterci sono i pazienti e i medici.Il direttore generale controlli di assuma le due responsabilità.

Antonio Catino
Antonio Catino
2 anni fa

Stimatissimo dott. Leonetti,
non abbandoni i suoi pazienti ad un'ulteriore deriva frutto di disorganizzazione in capo non certo a Lei!
Mi preme a questo punto denunciare certo pressapochismo ed insensibilità da parte delle Autorità sanitarie intervenute sulla “sospensione/rinvio” della somministrazione della 2ª dose Pfizer e Moderna motivata sulla necessità di completare gli ultra settantenni non vaccinati perfino con la 1ª dose! Forse le richiamate Autorità hanno dimenticato che tale ritardo può essere imputato alla “irregolare” destinazione dei vaccini a persone classificate “Categoria ALTRO” invece di procedere, all'epoca e come da programma vaccinale, alla vaccinazione dei fragili e ultrasettantenni!!!????