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La festa patronale ad Andria non si farà

La Redazione
CasAmbulanti non ci sta alla decisione assunta oggi a Palazzo di città. Contrariato anche Luigi de Mucci (FI): «In altre realtà pugliesi le feste dei santi patroni si sono svolte regolarmente, coniugando la sicurezza della salute»
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Una riunione, quella convocata dal Dirigente Suap arch. Casieri Pasquale Antonio, alla quale ha anche partecipato l’assessore alle Attività Produttive Cesareo Troia e gli invitati su convocazione dell'ufficio tecnico. Un incontro il cui esito era già nell'aria rispetto invece alle previsioni delle associazioni di categoria più ottimiste. 

«Si dissociano dalla decisione dell’Amministrazione comunale tutti i Rappresentanti delle Associazioni di Categoria presenti all’incontro ed anche quelle del Settore Spettacoli Viaggianti. Un chiaro segnale di sfiducia nei confronti dell’assessorato allo Sviluppo Economico con una serie di aggravanti. Ad esempio, il punto di partenza dell’assessore, completamente difforme da quanto prevede la legge e quanto disposto dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali. Gli Ambulanti spostati nel luogo più remoto della città (San Valentino ndr) in violazione di quanto previsto anche dal Piano del Commercio del Comune di Andria. Una visione completamente distorta da parte dell’Amministrazione comunale andriese che strumentalizza la pandemia per esternare affermazioni completamente opposte rispetto alla realtà» si legge nella nota di CasAmbulanti. 

Durissime le dichiarazioni del Rappresentante Savino Montaruli, al termine dell’incontro: «Mentre alle ore 16 a Minervino Murge abbiamo collegialmente assunto decisioni che salvaguardano la storia locale, la cultura e la tradizione delle Festa Patronale, garantendo a tutti il libero esercizio dei propri diritti, con le postazioni di vendita allocate sul corso principale e negli spazi consueti, come peraltro accaduto nelle altre città, ad Andria si rema contro ed ecco che il timore o forse, peggio, il pregiudizio nei confronti delle categorie Economiche ha contaminato le menti di chi ha partorito soluzioni che, di fatto, annullano completamente la storia cittadina e la sua economia. Neppure di fronte alle nostre relazioni con le quali abbiamo dimostrato, legge alla mano, di quanto fosse strumentale ed illegittima la decisione del comune, il monologo dell’Assessore sfiduciato non è cambiato ostinandosi nell’esternare una posizione persino banalizzata dai fatti. Nella realtà un mero portavoce di non meglio precisate strategie della distruzione di un intero Comparto commerciale ma anche della storia tradizionale della nostra Comunità. Questo è inaccettabile e becero».

Intanto la richiesta dei Rappresentanti, al termine della riunione, è stata quella di interloquire direttamente con la Sindaca, anche per le competenze giuridiche trascurate dagli organizzatori della riunione farsa di oggi nella Sala Giunta. Venerdì 10 settembre 2021, alle 10,30, presso Palazzo di Città, Manifestazione degli Ambulanti fieristi per parlare con la Sindaca Bruno.

«Non pensavamo di arrivare a tanto. Siamo delusi specie da chi durante la campagna elettorale ha carpito il nostro voto ingannandoci, presentandosi in una veste completamente diversa da quella che stiamo conoscendo. Non avremmo mai potuto credere di aver dato fiducia ai nostri carnefici» hanno concluso Capogna Giacinto di Acab e Tortora Sebastiano di FIVAP.

Sull'argomento è intervenuto anche Luigi De Mucci (Forza Italia): «Una festa, che come anticipato nella giornata di ieri da alcuni giornali, non si terrà.  
Difatti, secondo l’amministrazione Bruno e l’assessore Cesare Troia, solo il luna Park, le bancarelle, le luminarie, ed i fuochi pirotecnici, non si capisce secondo quale studio scientifico, farebbero aumentare in maniera esponenziale i casi di Covid ad Andria. Di contro, la sagra del trenocelle, quella della porchetta in piazza Catuma, i maxi schermi nel chiostro San Francesco, il Festival Internazionale Castel dei Mondi e tanto altro sarebbero appuntamenti del tutto immuni al Covid.  
In altre realtà pugliesi come Barletta, Molfetta, Corato, Acquviva delle Fonti le feste dei santi patroni si sono svolte regolarmente, coniugando la sicurezza della salute pubblica con le tradizioni popolari.
Ad Andria assistiamo ormai da tempo ad un dramma di manifesta incapacità amministrativa, ove si creano distingui e discriminazioni nei confronti di determinati operatori del commercio.
Prossimamente nella città di Andria, come accaduto a Viterbo, potremo assistere ad un rave party abusivo con migliaia di persone, ma la festa patronale non verrà, ancora una volta, autorizzata».

martedì 7 Settembre 2021

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Leone biancazzurro
Leone biancazzurro
2 anni fa

Paragonare l'affluenza della festa patronale con il maxi schermi nel chiostro San Francesco, il Festival Internazionale Castel dei Mondi mi sembra ridicolo. Probabilmente il consigliere non vive i giorni della festa patronale in città. Sarà uno di quelli che a S.Riccardo fa il week end four.

Tania di muro
Tania di muro
2 anni fa

Meglio.cosi.meno zozzoni ,maleduvati e incivili

Luca Martino
Luca Martino
2 anni fa

Anche se non ci saranno le bancarelle e le giostre, comunque ci sarà il passeggio che creerà assembramenti.

Pinco Pallino
Pinco Pallino
2 anni fa

L'Italia sta all' Europa….come Andria sta alla Regione Puglia…quando si scelgono politici…non ci si deve poi lamentare se si perde la propia sovranita' o se i politici scelti sono piv……la gente va guardata in faccia prima….non dopo a giochi ormai fatti !!!

Venanzio
Venanzio
2 anni fa

Tanto clamore per una non autorizzazione ad una decina di bancarelle di extracomunitari che, in tal modo, eviterà una parte degli assembramenti che, inevitabilmente, ci sarà. Di cosa parliamo? Del nulla. Non cediamo ai giochi di alcuni politici che sfruttano ogni occasione per fare polemica.

Sara
Sara
2 anni fa

Iak