Attualità

Donna di Barletta contrae il Covid e muore dopo il ricovero ad Andria: Gip ordina ulteriori indagini

La Redazione
Ospedale  Bonomo
Le indagini servono a individuare un nesso causale tra il decesso della paziente e il momento in cui si è verificato il contagio
scrivi un commento 54117

Con decisione in data 22 giugno scorso, il Gip del Tribunale di Trani ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Trani nell’ambito di un procedimento penale per omicidio colposo di una barlettana, deceduta dopo aver contratto il Covid-19 nel corso di una degenza ospedaliera.

Dunque, il Gip vuole vederci chiaro su questa vicenda, non condividendo l’assunto della Procura della Repubblica che, invece, aveva ritenuto che il decesso della paziente fosse dipeso da pregresse patologie di cui era affetta.

In tal senso è stata ritenuta, allo stato, condivisibile la tesi difensiva sostenuta dai familiari della povera donna, i quali, assistiti dall’avv. Raffaele Dibello, aveva presentato un esposto alla Procura di Trani, ponendo all’attenzione della Magistratura la condotta dei sanitari e della struttura nosocomiale nella quale la paziente aveva contratto la polmonite interstiziale da Sars Cov-2, nel corso della degenza ospedaliera.

Questi i fatti. Prima di essere ricoverata presso il reparto di chirurgia dell’ospedale “Bonomo” di Andria, per sottoporsi ad un intervento a livello del rachide cervicale – definito di routine – la paziente era stata sottoposta a tampone molecolare, che aveva dato esito negativo.

Sicchè, una volta conclusosi, con esito assolutamente positivo, l’intervento chirurgico, ne erano state disposte le dimissioni a domicilio, nonostante la paziente avesse iniziato ad accusare sintomi riconducibili all’infezione da Covid-19, fatti passare per una “banale faringite”.

Fin dal giorno successivo alle dimissioni, però, la febbre era salita a 40 gradi, era subentrata difficoltà nella respirazione e uno stato di malessere generale, che non appariva riconducibile agli esiti dell’intervento chirurgico perfettamente riuscito.

Ricondotta in ospedale, la paziente è risultata stavolta positiva al tampone molecolare, dichiarata in gravi condizioni cliniche e trasferita d’urgenza presso l’unico ospedale che aveva dato la disponibilità di un posto letto, il “Perrino” di Brindisi, dove però è deceduta dopo appena nove giorni.

Nel corso delle indagini sollecitate dall’avv. Dibello, la Procura della Repubblica aveva conferito l’incarico ad un collegio di esperti di stabilire quali fossero le cause della morte, e se fossero individuabili profili di responsabilità colposa a carico della struttura sanitaria dove il virus era stato contratto. Malgrado gli esperti, costituiti da un professore universitario di igiene ed un medico legale, avessero confermato che il Covid-19 fosse stato contratto in ambiente ospedaliero, è stato comunque affermato che la causa del decesso fosse riconducibile all’esistenza di pregresse patologie, così inducendo il PM ad avanzare richiesta di archiviazione del procedimento; la tesi sostenuta dal legale dei familiari della deceduta, tuttavia, è stata presa in considerazione dal Gip, che adesso ha ordinato al PM di svolgere ulteriori indagini per valutare e comprovare l’esistenza di un nesso causale tra il decesso della paziente e il momento in cui si è verificato il contagio e l’eventuale tardivo riconoscimento dello stesso, con tardiva somministrazione di farmaci.

sabato 25 Giugno 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 11:16)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti