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I Carabinieri della Compagnia di Andria a sostegno dell’ass. Gocce nell’Oceano

La Redazione
la donazione con il Comandante della Compagnia Carabinieri
Il ricavato della vendita di refurtiva mai riconosciuta diventa una donazione per la Onlus coratina che si occupa di bambini disabili
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I militari della Compagnia Carabinieri di Andria hanno donato un assegno relativo ad una somma di danaro ricavata dalla vendita di oggetti in oro, provento di furti e mai riconosciuti dagli aventi diritto.

I beni furono recuperati nel corso di un’attività di polizia giudiziaria svolta nel 2019, allorquando i militari di Andria intercettarono una banda di soggetti provenienti dalla Campania, dediti ai furti in abitazione che nel periodo estivo -partendo dalla provincia di Napoli – svaligiava numerosi appartamenti, soffermandosi dapprima nelle zone limitrofe al Castel del Monte, per poi spostarsi fino a Taranto.

In breve tempo la banda fu localizzata in una base operativa ubicata nei pressi di Martina Franca e nel corso di un blitz notturno -compiuto con l’ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia e di un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari- furono tratti in arresto tre componenti del gruppo.

Durante l’intervento i Carabinieri di Andria sequestrarono un cospicuo bottino ritrovato anche con l’ausilio di un metal detector, costituito da denaro contante, gioielli, orologi ed oro, parte del quale fu immediatamente restituito ai legittimi proprietari grazie ad una analisi accurata delle denunce dei furti compiuti nei mesi estivi in tutta la Puglia. Parte della refurtiva, invece, non fu mai riconosciuta né ricondotta ai legittimi proprietari e -dopo aver seguito una speciale procedura che ha richiesto quasi 3 anni- i militari di Andria hanno dapprima chiesto ed ottenuto le autorizzazioni, poi hanno proceduto alla vendita dell’oro e, infine, donato il ricavato ad una associazione onlus, individuata in “Gocce nell'Oceano”.

Gocce nell'Oceano Onlus è stata costituita a Corato (BA) nel giugno 2009 da famiglie di bambini con disabilità, da esperti nel settore e da professionisti che tuttora assicurano la loro attività di volontariato a favore dell’associazione. Lo scopo principale è quello di operare a favore dei bambini e ragazzi portatori di handicap e, indirettamente, dei loro congiunti, indipendentemente dalla loro iscrizione a socio, nonché di aggiornare e informare sui diritti dei disabili, dall’integrazione scolastica, a quella lavorativa e sociale.

Più nel dettaglio, fra gli altri numerosi obiettivi che l’associazione si propone, vi è anche quello di «organizzare ogni attività diretta a favorire l’inserimento di bambini e ragazzi portatori di handicap nella società e in particolare nel mondo della scuola e del lavoro e la loro accettazione a tutti i livelli».

Attualmente l’associazione ha fra i suoi associati decine di famiglie di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale (sparsi fra le varie città del nord-barese) e fra i suoi volontari neo-laureate e studentesse di corsi di laurea attinenti come psicologia, scienze dell’educazione, scienze motorie.

In parallelo all’attività di formazione, Gocce nell’Oceano onlus porta avanti un programma di inserimento dei ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale nella società anche attraverso lo sport, aderendo all’organizzazione internazionale Special Olympics ed infatti dal 2014 alcuni suoi atleti partecipano ai Giochi nazionali o interregionali Special Olympics. Nel 2016 e, in collaborazione con Gocce Special Team, nel 2017, nel 2018 e nel 2019, ha organizzato i giochi regionali e interregionali di nuoto Special Olympics. Nel 2020 i suoi giovani atleti si sono aggiudicati, da Special Olympics International, il finanziamento di un progetto di bowling tuttora in corso.

Insomma un progetto meraviglioso, vicino a noi, degno di essere conosciuto ancora e ancora di più a fondo ed al quale i Carabinieri di Andria hanno voluto dare un contributo. Nell’occasione sono state donate anche alcune copie del libro “Non è come sui libri” nel quale Nunzio Calò, fondatore dell’associazione e papà di un bimbo Dwn, Vittorio, cerca di spiegare con la moglie, la dott.ssa Vincenza Mastromauro, perchè gli anni vissuti con un figlio Down possono rivelarsi i migliori della propria vita e perché non bisogna aver paura di far nascere un bambino Down. 

sabato 20 Agosto 2022

(modifica il 1 Settembre 2022, 11:31)

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