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Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato all’insegna della cultura

La Redazione
Un pubblico attento ed emozionato ha seguito l'evento "Memorie del nostro fugimento". Domenica scorsa invece presso la chiesa Madonna di Pompei si è tenuta la consegna dei "Grembiuli della carità" ai nuovi volontari
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Grazie al centro di produzione teatrale “LaPiccionaia” e a Carlo Presotto venerdì scorso, presso il salone di Casa Acc. S. M. Goretti, ha preso il via il primo di una serie di eventi destinati a celebrare la 104^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, con uno spettacolo nello spettacolo intriso di umanità. “Memorie del nostro fugimento”: gli spettatori sono stati attori-protagonisti di un esperimento sociale e culturale guidato egregiamente da Carlo Presotto. Un’audioguida, alcune semplici domande e alcuni oggetti sono stati gli elementi che hanno caratterizzato l’evento. Il singolo spettatore è stato parte attiva nel decidere personalmente se prendere posizione e reagire, oppure subire e adeguarsi per poi scoprire che «partire è un po’ morire, poiché lasciamo un po’ di noi stessi in ogni luogo ed in ogni istante».

Domenica scorsa, invece, presso la parrocchia Madonna di Pompei si è celebrata la santa messa presieduta dal vicario generale della Diocesi, don Gianni Massaro. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare sono i quattro verbi incoraggiati dal Papa nel suo messaggio alla comunità.

L’occasione è stata propizia per la consegna dei “Grembiuli della carità” ai nuovi volontari della mensa di via Quarti.

«Nella hit-parade delle preferenze – commenta don Geremia – il ritratto meglio riuscito di Chiesa sembra essere quello che la rappresenta con il Lezionario tra le mani o con la casula addosso. Occorre riprendere la strada del servizio che è la strada della condiscendenza, della condivisione, del coinvolgimento in presa diretta nella vita dei poveri. È una strada difficile ma è l’unica che ci porta alle sorgenti della nostra regalità».

Don Gianni Massaro ai volontari: «Ricevete il grembiule, segno di servizio umile e incondizionato. Abbiate cura che quanti servirete possano sperimentare la dolcezza di una presenza fraterna, richiamo costante ad una attenzione paterna, quella di Dio che è Padre e ha cura di tutte le sue creature. Maria, immagine della Chiesa del grembiule, vi sostenga con la sua protezione».

Le iniziative volte a celebrare la 104^ edizione non terminano qui, si prosegue venerdì 26 Gennaio con “La Tèranga”, la cena interculturale e le sue contaminazioni di gusto, mentre mercoledì 31 Gennaio l’evento clou con la presenza di padre Alex Zanotelli, alle ore 19 presso l’auditorium Mons. Di Donna. Un convegno unitario promosso da casa accoglienza S. M. Goretti, dall’ufficio Migrantes e dalla consulta diocesana delle aggregazioni laicali.

martedì 16 Gennaio 2018

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