Quando la storia diventa realtà viva: inaugurata la mostra interattiva sulla Shoah alla “Salvemini”
La Redazione
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Quando la storia diventa realtà viva: inaugurata la mostra interattiva sulla Shoah alla "Salvemini"
Generazioni di docenti e di Dirigenti hanno segnato un territorio "difficile", che però, se opportunamente stimolato e non abbandonato, sa dare grandi soddisfazioni
Quando la storia diventa realtà viva: inaugurata la mostra interattiva sulla Shoah alla "Salvemini" @AndriaLive
Quando la storia diventa realtà viva: inaugurata la mostra interattiva sulla Shoah alla "Salvemini" @AndriaLive
Quando la storia diventa realtà viva: inaugurata la mostra interattiva sulla Shoah alla "Salvemini" @AndriaLive
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Fare storia nell’ambito dei sempre più martoriati programmi scolastici può risultare un’impresa a volte più ardua di quanto possa apparire: se poi, alla storia passata, si aggiunge un presente di violenza e di razzismo strisciante, assume ancora più valore l’opera di alcuni insegnanti che si sforzano, giorno dopo giorno, di educare davvero le generazioni più giovani.
Educare a non dimenticare mai, a non sottovalutare i segnali quotidiani, a essere superiori al degrado ma ad ambire a un futuro fatto sì di sacrifici, ma finalizzato alla crescita di “brave persone”, che non chiudano gli occhi davanti ai problemi ma si sforzino di migliorarsi e migliorare il mondo in cui vivono: ebbene, la scuola “Salvemini” è tutto questo. Generazioni di docenti e di Dirigenti hanno segnato un territorio “difficile”, che però, se opportunamente stimolato e non abbandonato, sa dare grandi soddisfazioni. Tra queste si può annoverare la mostra davvero ben ideata e realizzata sulla Shoah, inaugurata ieri mattina alla presenza di alunni, docenti e genitori: partendo da un compito di realtà, le classi hanno lavorato alacremente e con ottimi risultati per ottenere prodotti di pregio non solo storico, ma anche artistico. Le testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto sono state tradotte anche nelle lingue straniere, gli alunni hanno imparato i canti della tradizione Yiddish “Gam gam” e si sono esibiti con sicurezza in una canzone triste ma dal sapore molto contemporaneo., sono stati proiettati video sull’Olocausto: insomma, una mostra a tutto tondo che vale la pena di visitare. La mostra sarà visitabile tutti i venerdì dalle ore 9.20 alle ore 12.20.
“Anche se andassi / Per le valli più buie /nDi nulla avrei paura /nPerché tu sei al mio fianco. /nSe tu sei al mio fianco /nIl tuo bastone /nIl tuo bastone mi dà sicurezza”. E noi, a distanza di più di 70 anni da uno dei più grandi orrori della storia, ricordiamo davvero? Siamo capaci di distinguere i segnali dei disastri imminenti nella nostra storia? Forse proprio in realtà attive e “segnate” dalla contemporaneità come la scuola “Salvemini” qualcuno dovrebbe tornare a investire per puntare a una crescita armonica e alla sparizione dei nuovi “ghetti”.
Che bravi tutti i ragazzi ad aver realizzato tutto senza tralasciare nulla. Bravi anche docenti preside e tutti i ragazzi che si sono impegnati. Questo è un vero compito di realta'
Sabino Cannone
6 anni fa
Se possibile, fate tradurre il libro “TELL THE TRUTH & SHAME THE DEVIL” di Gerard Menuhin “ebreo nobile”, appena 402 pagine, con migliaia di riferimenti e fonti storiche (alcuni rubati negli archivi delle organizzazioni ebraiche mondiali). In questo libro si riporta anche il bombardamento sulla città di Dresda (Germania) con oltre 200.000 mila morti bruciati vivi (su un totale di 600.000 compresi i rifugiati) in una sola notte ad opera dei pseudo alleati anglo-americani. “Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo” G. Santoyana.
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Se possibile, fate tradurre il libro “TELL THE TRUTH & SHAME THE DEVIL” di Gerard Menuhin “ebreo nobile”, appena 402 pagine, con migliaia di riferimenti e fonti storiche (alcuni rubati negli archivi delle organizzazioni ebraiche mondiali). In questo libro si riporta anche il bombardamento sulla città di Dresda (Germania) con oltre 200.000 mila morti bruciati vivi (su un totale di 600.000 compresi i rifugiati) in una sola notte ad opera dei pseudo alleati anglo-americani. “Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo” G. Santoyana.