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Una storia d’amore senza fine: quella di una mamma per suo figlio

La Redazione
​I ringraziamenti di una mamma che non si arrende di fronte alla gravità della situazione clinica di suo figlio. Continua a lottare con la stessa forza ininterrottamente da diciannove anni a questa parte
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All’indomani della Giornata Mondiale delle malattie rare, in contrapposizione alle cattive notizie circa un piano di riordino della sanità che vedrebbe la rimodulazione di alcuni ospedali e quindi la perdita di posti letto e di specialità, ci sono casi di buona sanità che dovrebbero farci ben sperare in una maggior attenzione nei confronti della salute dei cittadini.

Quella che vi raccontiamo è la storia della signora Agata, madre di un ragazzo di 19 anni, la cui vita è segnata da una grave patologia. Costretto su una sedia a rotelle adattata alle sue esigenze e ad affidare la sua esistenza all’alimentazione enterale tramite la Peg (una sorta di cordone ombelicale nel quale tramite un siringone vengono iniettati alimenti allo stato liquido), il mese scorso, in seguito ad alcune complicazioni, è stato ricoverato all’ospedale “Lorenzo Bonomo” di Andria. Inizialmente, nel reparto di medicina interna, causa le basse difese immunitarie, la sua salute è stata messa a repentaglio in quanto lasciato su una barella a contatto con persone affette da altre malattie delicate. Pertanto i medici, in primis il direttore sanitario, dott. Stefano Porziotta, si sono adoperati affinché fosse spostato nel reparto di pediatria dove è stato comunque seguito dall’equipe medica del reparto di medicina interna ed accolto con grande ospitalità. Il suo quadro clinico complicato (pesa appena 24 kg) è “alleggerito” dall’amore e dalle cure che la mamma si preoccupa di offrirgli ogni giorno, tant’è che per dedicarsi totalmente a suo figlio ha abbandonato il suo lavoro.

Capite bene che in questi casi il supporto morale e la vicinanza per i familiari sono fondamentali per affrontare al meglio la malattia ed andare avanti con qualche speranza. Per questo motivo mamma Agata ci tiene a ringraziare calorosamente lo staff professionale del reparto di medicina interna, in particolar modo il dott. Francesco Bruno (gastroenterologo), il dott. Domenico Di Donna (medicina interna) e la dott.ssa Micaela D’Avanzo (pneumologa): «Abbiamo girato molti ospedali, ci sono stati periodi in cui sostituivano la nostra vera casa e la squadra di medici la nostra famiglia. Penso che dietro ad un semplice camice bianco debba esserci una persona, perché non è soltanto una laurea che ti rende un buon medico. Serietà e umanità sono la chiave per entrare nei cuori dei pazienti e io, come tante madri nella mia stessa situazione, posso esserne testimone. Per questo ringrazio l’equipe medica del Bonomo che ha seguito mio figlio: la loro sensibilità e l’abnegazione con cui si sono dedicati a lui sono l’esempio di ciò che dovrebbe albergare nel cuore di ogni professionista che sceglie di dedicarsi al prossimo, in qualsiasi forma egli lo faccia».

Abbiamo scelto proprio questa giornata, quella in cui si celebrano le donne e i diritti conquistati con tante lotte, per raccontare una storia d’amore senza fine: quella di una mamma per suo figlio. Ma questa è anche la storia di tanto sacrificio, di un dono quotidiano fatto anche di rinunce, di una forza che si rigenera sempre ma che non gode di “facilitazioni”: dopotutto, a distanza di più di 100 anni dalle prime rivendicazioni femminili, anche Agata, come tante donne e madri, ha dovuto lasciare il lavoro in assenza di una rete di sostegno istituzionale davvero efficace, ha rinunciato alla propria realizzazione personale per amore e perché, “si sa”, sono sempre le donne a declinare la propria vita in favore della famiglia.

A questo vogliamo pensare: a una società che riconosca a tutti, indistintamente, la possibilità di seguire il proprio cuore senza dover rinunciare al resto.

giovedì 8 Marzo 2018

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Orazio Liso
Orazio Liso
6 anni fa

Grandissima Agata, la forza e l'amore di una madre riescono a tenere in piedi la speranza, forse anche più delle cure mediche, Anche perché tu non puoi mai mollare. Tantissimi auguri

Anna Pinna
Anna Pinna
6 anni fa

Cara Agata il cuore di una mamma è sempre grande.Spero che il Signore le dia sempre tanta forza di lottare e andare avanti per l'amore di suo figlio .Tanti auguri ,Lei è un esempio di vita ed è vero che il personale medico diventano come persone di famiglia, un sorriso alleggerisce il peso di trovarsi in un ambiente che non sia casa propria. Le faccio tanti auguri.