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8 marzo: non chiamatela festa della donna!

La Redazione
«Sono ancora molte, troppe, le donne a cui non vengono riconosciuti neanche i diritti principali quali la dignità e la vita. Tutte quelle donne che ogni giorno subiscono violenze e maltrattamenti»
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«L’8 marzo si celebra la “Giornata Internazionale della Donna”. Non è una festa. Alle donne non si dovrebbero fare gli auguri. Auguri di che?» Su questa domanda si apre una nota di riflessione del Centro Anti Violenza “RiscoprirSi…” di Andria.

«L’8 marzo è una giornata in cui ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ovvero le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Riflettere sul cambiamento in atto.

Finalmente le donne possono decidere di andare a votare, di studiare, di lavorare, di essere curate, di fare sport, di fare politica, di avere un figlio o una figlia, di essere tutelate dalla giustizia…

Diritti civili, diritti di libertà!

Quei diritti che in molti casi rimangono solo scritti sulla carta, perché mentre è vero che le donne oggi sono sempre più presenti nella società, è vero anche che le fatiche che le stesse devono superare per essere riconosciute per ciò che sono e per i loro meriti (e non per ciò che mostrano e per come si pongono nei confronti del genere maschile) sono ancora molte, troppe.

Ma sono ancora molte, troppe, le donne a cui non vengono riconosciuti neanche i diritti principali quali la dignità e la vita. Tutte quelle donne che ogni giorno subiscono violenze e maltrattamenti, che in alcuni casi sfociano nel femminicidio.

Su tutto questo bisogna riflettere l’8 marzo e ogni giorno!!! Ed è quello che le operatrici del CAV RISCOPRIRSI… cercano di fare da anni, ogni giorno, utilizzando ogni momento, ogni occasione che possa sembrare utile, nei vari contesti, con varie modalità.

E anche in occasione di questo 8 marzo saremo presso le scuole, insieme alle associazioni, a discutere durante incontri/convegni, ma anche insieme alle donne, durante una serata appositamente organizzata dall’Ottagono di Andria, per raggiungere tutte quelle donne che hanno deciso di festeggiare questa giornata e che forse diversamente avremo difficoltà ad incontrare in contesti istituzionali. Per celebrare il diritto di essere libere di scegliere, libere di essere!

Il nostro augurio è quello che questo 8 marzo rappresenti un momento di riflessione non solo per le donne, ma anche per tutti quegli uomini che si impegnano ogni giorno, anche insieme alle donne, a superare il divario e l’antagonismo esistenti tra uomini e donne, ovvero per tutti quegli uomini che vorrebbero garantire alle loro madri, alle loro partner, alle loro amiche, alle loro figlie di essere pienamente se stesse!»

giovedì 8 Marzo 2018

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