Attualità

Quel ponte pericolante sulla ex 98…

Lucia M. M. Olivieri
Un anno fa il Dirigente del Settore Mobilità disponeva una serie di divieti al transito pedonale e veicolare. A distanza di un anno, nessun intervento di manutenzione della parte strutturale del ponte è stato eseguito
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La tragedia di Genova richiama all’attenzione la stabilità dei nostri ponti. Esattamente un anno fa i riflettori dei media locali si concentravano sul ponte pericolante, al chilometro 45 della ex SS 98. Al di sotto del ponte, sono ben visibili i danni strutturali: i ferri fuoriusciti all’esterno delle campate; colonne portanti che si stanno sgretolando. Il ponte passa sopra il canale Ciappetta-Camaggio ed è situato in c.da Macchie di Rosa in una zona altamente trafficata sia da autovetture che da cicloamatori poiché la strada che lo attraversa segnala anche il percorso della ciclovia della Trifora.

Il pericolo del ponte si percepisce a vista d’occhio, in considerazione del flusso consistente dei mezzi, anche pesanti, che lo percorrono quotidianamente. La competenza della strada in questione è della provincia Bat che propio lo scorso anno, tramite il Dirigente del Settore Mobilità, con propria ordinanza n. 390 del 22.8.2017, disponeva il divieto di transito, veicolare e pedonale, sulla strada comunale parallela alla Via Sgarantiello che immette verso il canalone Ciappetta-Camaggio, in corrispondenza del ponte della strada provinciale n. 2 al Km. 45,600 e il divieto di transito pedonale, in corrispondenza del ponte della strada provinciale n. 2 al Km. 45,360 sino alla puntuale verifica strutturale curata dall’Ente Proprietario della Strada (Provincia Bat) ai fini della salvaguardia della pubblica e privata incolumità veicolare e pedonale.

Per questa ragione la Polizia Locale, in collaborazione con la Multiservice, aveva provveduto in quei giorni a far effettuare l’intervento di chiusura al km. 45,600 della strada comunale parallela alla via Sgarantiello, che immette verso il canalone Ciappetta-Camaggio, posizionando in sede stradale i picchetti in ferro, la rete plastificata e le transenne metalliche.

Nell’ordinanza dirigenziale si dava poi atto che spettava alla Provincia Bat la puntuale verifica strutturale e il ripristino urgente delle condizioni di sicurezza.

A un anno di distanza, purtroppo, la situazione è pressoché rimasta invariata. I mezzi pesanti continuano a percorrerlo; lo si attraversa liberamente sia con le autovetture che con le biciclette. In direzione dello stesso ponte, persiste tutt’oggi la segnaletica stradale “gialla” che, sulla ex 98, indica deviazioni per “lavori in corso”. Lavori che in pratica non sono mai partiti. Gli interventi strutturali sono improcrastinabili: non aspettiamo di dover raccontare tragedie di cronaca che si sarebbero potute evitare!

mercoledì 15 Agosto 2018

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Luigi
Luigi
5 anni fa

Stiamo aspettando quando deve crollare l' altro ponte per avere altri morti e così? e non interviene mai nessuno dormiamo dormiamo.

Felix
Felix
5 anni fa

Purtroppo il ns esimio Presidente della provincia, nonché sindaco, nonché presidente ARO, nonché presidente bacino idrico, nonché perenne candidato a poltrone varie,, è troppo impegnato per badare a tutto…
Invece di presiedere a tante poltrone, faccia una sola cosa dignitosa, chieda scusa a tutti, ammettendo incompetenza, è sparisca dalla ns città…

Michele
Michele
5 anni fa

Anziché sprecare i fondi per il ridicolo ampliamento dell'Andria-Bisceglie (!!!) o del breve tratto a 4 corsie per Canosa non si poteva mettere in sicurezza questo tratto di strada che rischia ora di essere chiuso? Che bravi amministratori… non credo ci saranno problemi ad individuare possibili colpe… Speriamo bene!

Mario Modugno
Mario Modugno
5 anni fa

Fin che non crolla non ci
pensa nessuno

Peppe
Peppe
5 anni fa

L'importante è salvare la Fidelis Andria!!!

Rella
Rella
5 anni fa

Fino a che si mettono d'accordo il ponte crolla allora diciamo che peccato quelle vittime spero che passino quelli che non si mettono d'accordo