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Addio nonno Peppe e grazie di tutto

Sabino Liso
Sabino Liso
Il nonno di via Quarti scompare all'età di 76 anni nell'abbraccio generoso di tutta la comunità Migrantesliberi
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Nonno Peppe ci ha lasciati. Ha deciso di andare via e di intraprendere il viaggio eterno. La sua è una storia come tante fatta di dolore, solitudine, abbandono e impotenza. È una storia di un uomo analfabeta che firmava i suoi documenti con la X ma che l’italiano lo sapeva parlare e con le sue parole riusciva a disarmare il più prevenuto tra gli uomini.

Classe 1942, nasce da una famiglia povera, cresce tra le alture lucane di Genzano e Banzi. Eredita il lavoro del padre, si occupa dei greggi e dei campi lavorando sodo per una vita intera. È stato un po’ di tempo in Germania a far visita a sua sorella e di quell’esperienza raccontava a tutti di quando ha visto le macchinette automatiche per le sigarette, quelle che non erano ancora arrivate in Italia. Si trasferisce ad Andria nel quartiere Monticelli fino al 2012, vive con un’altra sua sorella fino a quando quest’ultima muore e resta solo e senza fissa dimora. Una vita fin qui difficile, comunque, i cui particolari eviteremo di raccontare.

Gira a vuoto per la città, dorme a ridosso delle campagne di Andria e una notte, in pieno inverno, viene trovato su una panchina dalle forze dell’ordine che contattano la comunità Migrantesliberi. I volontari intervengono in regime di emergenza ed urgenza. Nonno Peppe vive per 5 anni presso la casa famiglia San Vincenzo de’ Paoli, ad Andria, ma nell’ultimo periodo il suo quadro clinico si complica e necessita di una struttura più consona alle sue esigenze. Viene trasferito presso una casa di cura per anziani della città, ma l’esperimento non va bene e dopo circa un anno nonno Peppe fugge dalla casa di cura per motivi diversi che non stiamo qui a raccontarvi. Si ritrova di nuovo solo e girovaga per le vie della città; viene ritrovato nuovamente su una panchina in zona cimitero ad Andria; viene nuovamente accolto dalla comunità Migrantesliberi che lo sistema presso la casa famiglia Onesti. Qui nonno Peppe dice di voler rimanere fino a nuova vita. Ritrova nella comunità Migrantesliberi, in don Geremia Acri, in Antonio Tucci (instancabile operatore e angelo custode) la sua vera famiglia.

Nonno Peppe è stato la mascotte di Casa Accoglienza Santa Maria Goretti, è stato il nonno di tutti quegli uomini soli che varcano ogni giorno la porta di via Quarti per ottenere un pasto caldo e una parola di consolazione. Nonno Peppe è stato custode della memoria collettiva nonché interprete privilegiato di quei valori che hanno reso difficile un’esistenza che ancora oggi facciamo fatica ad accettare malgrado la curva degli affetti abbia virato fortunatamente con l’incontro in comunità.

A nonno Peppe, che anche noi di AndriaLive abbiamo avuto l’onore di conoscere ed apprezzare in tutta la sua saggezza nelle cene de La Téranga, dedichiamo quest’ultimo pensiero: «Hai l’eternità davanti. Vai, prenditi il tuo tempo, prenditi i tuoi affetti e tutto quello che la vita terrena ti ha negato. Vai, prosegui per il tuo viaggio e guidaci dall’alto. Dacci la forza di affrontare chi come te, tra di noi, qui, chiede un po’ di amore. Noi continueremo a fare del nostro meglio, non sarà mai abbastanza ma lo faremo, consapevoli di alleviare le ferite che un’umanità crudele e spietata è in grado di provocare a chi è solo e indifeso. Vai, nonno Peppe. Prenditi il tuo tempo. È il tuo momento di gloria. Buon viaggio e grazie per l’insegnamento inconsapevole che sei stato in grado di impartirci. Ti siamo debitori di quel tempo malato che malgrado gli sforzi non riusciamo a curare alla perfezione. Forse perché qui restiamo umani… ».

I funerali di nonno Peppe si terranno domani alle ore 9.00 nella chiesa Cattedrale.

giovedì 13 Settembre 2018

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