Un sit in per manifestare contro i tagli ai servizi scolastici: la Uil Puglia ha chiamato a raccolta il mondo della scuola per sabato 22 settembre davanti al Municipio per ottenere risposte dall’Amministrazione comunale.
«Come ormai noto, l’amministrazione comunale di Andria non da rassicurazioni alle scuole statali dell’infanzia e del primo ciclo, nonché alla cittadinanza, in merito alla erogazione del servizio di refezione scolastica.
Il Comune di Andria faccia chiarezza al più presto su come intende reperire i fondi per garantire servizi essenziali per la comunità, quali la refezione scolastica, l’assistenza specialistica e il trasporto.
L’anno scolastico è ormai cominciato e sarebbe inaccettabile far pagare ai lavoratori, alle famiglie e ai giovanissimi cittadini andriesi il conto salato e i disagi conseguenti alla nota situazione di bilancio.
Così sono a rischio oltre 100 posti di lavoro per sezioni a tempo normale e classi a tempo pieno già autorizzate e si mette in gioco l’offerta formativa andriese. La Puglia è già in fondo alla classifica nazionale per utilizzo del tempo pieno e ci chiediamo come possano verificarsi tali situazioni in una regione, premiata per il progetto “Diritti a scuola”, in cui vengono meno i diritti essenziali per i cittadini più deboli ossia gli alunni. Ci auguriamo, quindi, che nelle prossime ore il primo cittadino e l’amministrazione forniscano risposte concrete alla collettività. La Scuola subisce già gli effetti delle pesanti penalizzazioni dovute a scelte scellerate dei governi passati, non è il caso che anche l’istituzione locale infierisca in questo modo.
Per queste ragioni, la nostra protesta continuerà sabato 22 settembre 2018 a partire dalle ore 10 con un sit in davanti alla sede del Municipio di Andria per rivendicare le opportune garanzie sulla erogazione del servizio di refezione scolastica e di altri servizi, di competenza comunale, eventualmente a rischio. Per tale occasione chiediamo sin d’ora che una delegazione sia ricevuta dal Sindaco».
LE FAMIGLIE SONO STATE AVVISATE? LA SCUOLA, CHE FA? OLTRE AI LAVORATORI IMPIEGATI NEL SETTORE, QUALI SARANNO I DISAGI A CUI LE FAMIGLIE, ANDRANNO INCONTRO? FORZA GENITORI, SCENDETE IN PIAZZA ANCHE VOI A MANIFESTARE
NIMBY E' l'acronimo inglese per Non nel mio giardino(più o meno). Metà Consiglio comunale vuole a ragione che il Comune risparmi per non dichiarare fallimento e quindi bisogna risparmiare tutti in accordo ma purche' non si tocchi ME. Ricordo che le mense scolastiche NON sono obbligatorie e che le scuole sono fatte per gli studenti e scolari NON per gli insegnanti e cooperative varie