A Genova dopo il crollo del ponte Morandi subito sotto accusa la società Autostrade, mentre ad Andria dopo il disastro ferroviario del 12 luglio 2016 Ferrotramviaria ottiene il rinnovo della concessione.
Nell’udienza della scorsa settimana il giudice, la dott.ssa Angela Schiralli, ha sciolto le riserve per le costituzioni delle parti civili ammettendo tutte le persone offese ed escludendo alcune associazioni. Nella stessa circostanza veniva fatta richiesta per i responsabili civili dai difensori delle persone offese.
L’avv.to Di Pilato, in qualità di difensore di alcune persone offese aveva deciso di citare non solo il ministero e la Ferrotramviaria, ma anche la Regione Puglia in persona del legale rappresentante pro tempore: «La Regione Puglia – commenta l’avv.to Di Pilato – in qualità di amministratore non ha vigilato sull’operato del concessionario (Ferrotramviaria), ravvisando il reato di “culpa in vigilando».
Non si dava per vinta e chiedeva che il caso venisse equiparato al crollo di Genova dove la società Autostrade è stata messa sotto accusa sin dal primo momento, mettendo in discussione quindi anche la sua concessione.
Intanto è notizia di queste ore che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ferrotramviaria spa e anche Regione Puglia – così come chiesto dall’avv. Laura Di Pilato – saranno citati come responsabili civili nel procedimento per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016, quando due treni si scontrarono sulla tratta Andria-Corato provocando 23 morti e 51 feriti.