Il Consiglio dei Ministri ha deliberato, a norma dell’articolo 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, di consentire la prosecuzione del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto di completamento dei lavori della tangenziale ovest di Andria, S.P. 2 dal Km 43+265 al Km 52+295, nel rispetto della prescrizione del Ministero dei beni e delle attività culturali del rispetto della distanza di almeno 50 metri dal “tratturello n. 94 – via Traiana”.
È quanto riportato sul sito del Governo in data di ieri, 15 ottobre 2018.
La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente, sulla salute e benessere umano di determinati progetti pubblici o privati, nonché di identificare le misure atte a prevenire, eliminare o rendere minimi gli impatti negativi sull’ambiente, prima che questi si verifichino effettivamente.
Procede quindi il lungo iter burocratico che porterà all’avvio dei lavori di completamento dell’opera pubblica che interessa circa 9 chilometri di strada in corrispondenza dell’intersezione con la ex 98 fino al raddoppio in fase di realizzazione in territorio di Canosa. I lavori, ricordiamo furono aggiudicati nel mese di agosto 2014 alla ditta barlettana, la Doronzo Infrastrutture srl per un importo di circa 27 milioni di euro.
Lavori non graditi a Legambiente che, in una precedente nota, sottolineava come il progetto di completamento della Tangenziale Ovest di Andria prevede la costruzione di una bretella stradale a quattro corsie lunga circa 9 km lungo un nuovo tracciato che, attraversando l’agro a sud-ovest della città, produrrebbe interferenze e, in sostanza, degraderebbe un’area agricola produttiva di pregio, ricca di elementi di valore culturale, paesaggistico e naturale.