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Scuola A. Moro: «Se i cartolibrai non completano la consegna, non possiamo procedere nell’iter»

La Redazione
«Dalla nostra scuola sono state consegnate 635 cedole e ne devono ritornare 635. Solo allora si potrà fare la quadratura di tutte le cedole e avremo contezza degli importi che comunicheremo a ciascun cartolibraio»
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La storia infinita dei libri di testo anche oggi prende il suo posto nelle pagine del nostro giornale telematico. Ieri, lamentavamo la scarsa chiarezza d’intenti dimostrata da parte dei soggetti chiamati in causa. Sia chiaro, la nostra redazione non voleva e non vuole ledere la sensibilità di nessuno. Anzi, semmai, vorrebbe vederci chiaro su una questione che di chiaro, al momento, ha ben poco.

La scuola A. Moro, chiamata in causa nel precedente articolo per non aver voluto ritirare le cedole consegnate da un paio di cartolibrai, tiene a dire la sua e, siccome il diritto di replica non lo abbiamo mai negato a nessuno, eccolo pubblicato:

«Il nostro Iter amministrativo i cartolibrai lo conoscono perfettamente. Come abbiamo già enunciato nella circolare n. 32 del 19 ottobre scorso, diramata agli stessi, abbiamo illustrato la procedura da seguire: dopo aver consegnato le cedole alle famiglie, ogni insegnante è divenuto responsabile della propria classe per il numero di cedole acquisite. Stiamo ora procedendo al ritiro delle stesse e, nel momento in cui tutte le cedole saranno restituite alla scuola dalle famiglie, allora potremo procedere al rilascio del CIG per l’emissione della fattura elettronica da parte dei cartolibrai. Alcune classi, a tutt’oggi, non sono in grado di restituire le cedole perché, ad esempio, non hanno ricevuto da parte delle cartolibrerie i relativi libri. Dalla nostra scuola sono state consegnate 635 cedole e ne devono ritornare 635. Solo allora si potrà fare la quadratura di tutte le cedole; avremo contezza degli importi che comunicheremo a ciascun cartolibraio che, a sua volta, potrà emettere la fattura nei confronti della scuola».

Intanto, sempre dalla Jannuzzi-Di Donna, apprendiamo che alcune classi sono ancora scoperte di libri poiché i cartolibrai non li hanno consegnati; alcuni inoltre avrebbero restituito le cedole alle famiglie prive di timbro identificativo del fornitore e quindi la scuola non ha potuto imputare la spesa a nessun venditore… Stante la situazione verificatasi non vorremmo che il capro espiatorio sia da attribuire alle scuole o ai cartolibrai, poiché a farne le spese sarebbero, ancora una volta, le famiglie!

venerdì 9 Novembre 2018

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