Alla presenza di numerosi genitori e rappresentanti delle agenzie educative si è svolto ieri, nella sede del Movimento 5 Stelle l’evento di presentazione del libro “Figli Viturali” alla presenza del co-autore Michele Zizza, della consigliera del M5S Grazia Di Bari, dell’avv.to Tiziana Cecere, penalista ed esperta in procedimenti penali minorili, della dott.ssa Francesca Pilò, psicoterapeuta e dell’avv.to Michele Coratella, consigliere comunale e capogruppo M5S di Andria, in veste di moderatore.
Ad aprire la serata il monologo letto dall’attore Antonio Memeo (qui allegato).
A Michele Zizza abbiamo chiesto chi sono i “Figli virtuali”: «Sono i nativi digitali che già in fase preadolescenziale utilizzano perfettamente gli smartphone, i device, e interagiscono con tutti gli strumenti che quotidianamente ormai appartengono alla nostra vita. È importante, pertanto, che i genitori a affrontino la formazione continua per restare al passo, ed esplorare insieme ai propri ragazzi la rete; navigare insieme ed evitare che possano insorgere delle insidie. È fondamentale stare con loro, capire le dinamiche e cogliere la bellezze della rete».
La prima firmataria della Legge regionale di contrasto al bullismo e cyberbullismo, la consigliera regionale Grazia Di Bari ci spiega cosa prevede nello specifico la stessa legge: «La legge ha l’obiettivo di promuovere e sostenere una serie di iniziative e di interventi multidisciplinari volte alla diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fisica dei bambini e degli adolescenti e per un utilizzo consapevole degli strumenti informatici e della rete. In particolare nell’ambiente scolastico, la legge prevede la presenza di sportelli di ascolto supportati da psicologi e comunque da persone opportunamente formate. La regione prevede anche un sostegno alle spese legali che devono sostenere le vittime di bullismo e cyberbullismo; prevista anche una settimana regionale volta alla divulgazione di quelle che sono le azioni di prevenzione e contrasto a questi due fenomeni, e un tavolo istituzionale e permanente costituito dai vari attori sociali (scuola, Asl, associazioni sportive, Corecom) che serve a monitorare l’applicazione della legge e magari migliorarla».