Non i controlli dei Vigili Urbani e nemmeno le diffide di denunce penali ma quelli dei Carabinieri dei Nas che sono intervenuti nella città vecchia di Bari ordinando la demolizione immediata di gazebo senza autorizzazione. L’esercente rischierebbe anche una multa di 5mila euro nel caso non provveda a dare seguito all’ordine di rimozione. Scatta anche l’ordine del comune di interrompere l’attività di somministrazione di alimenti e bevande nello spazio allestito all’esterno del locale.
“La notizia di quanto accaduto a Bari – commenta Savino Montaruli, Unimpresa Bat – rimbalza anche ad Andria dove cresce l’allarme dei pubblici esercenti, anche in seguito all’incapacità dell’amministrazione comunale di far passare in consiglio comunale un provvedimento atteso qual è l’approvazione di una sorta di “nuovo” Regolamento che, in attesa del parere della Soprintendenza, potesse almeno consentire il rinnovo delle autorizzazioni”.
A tal proposito il Presidente Unibat, Savino Montaruli, era intervenuto nuovamente sul delicato argomento lo scorso 25 dicembre stigmatizzando l’atteggiamento disastroso della politica locale, incapace di dare risposte a questioni in attesa da anni ed ancora irrisolte, come appunto la regolamentazione dei Dehors in città. Nel suo intervento Montaruli parlava anche di quanto sia stato mortificato il lavoro e la collaborazione delle associazioni di categoria e degli ordini professionali trattati senza il minimo rispetto per l’impegno profuso.
Alla notizia dei controlli dei Nas Montaruli torna sull’argomento e ancor più duramente dichiara: “perseverare da parte dell’amministrazione comunale nel non dare le risposte attese è diabolico ed inaccettabile, come inaccettabile è quel silenzio omertoso e compiacente di chi dovrebbe almeno far finta di stare dalla parte degli esercenti e difenderli. Ad Andria gli esercenti, e non parliamo solo del centro storico, sono a tutt’oggi senza il rinnovo delle autorizzazioni quindi in condizione di essere non solo multati ma di pagare le pesantissime conseguenze, anche penali, dopo le diffide dell’Ente quindi un intero sistema messo a rischio dall’inettitudine e sciatteria di chi continua a ballare in piazza.
Che fine hanno fatto le diffide dell’ingegner Piscitelli? Cosa hanno fatto gli agenti della Polizia Municipale, nel frattempo? Perché il comune di Andria continua a rifiutare i pagamenti della Tassa di Occupazione di Suolo Pubblico che gli esercenti vorrebbero pagare? Perché il comune mette addirittura gli esercenti in condizione di essere doppiamente beffati diventando pure “evasori forzati”? Se ad Andria invece dei verbalini di circostanza dovessero arrivare i controlli dei Nas, come accaduto a Bari, cosa farebbero i politici ed i burocrati? Se ne laverebbero le mani lasciando ancora una volta il vaso pieno nelle mani degli esercenti? Della delicata situazione abbiamo già informato il Prefetto della Bat quindi se anche quelle istituzioni continuano a far finta di nulla allora o non esiste più lo Stato oppure vuol dire che le cose devono andare avanti in questo modo cioè in un qualunquismo diffuso e con l’esercizio dello scaricabarile come gioco unico di gruppo e di mandamento” – ha concluso Montaruli.