Attualità

La bufala degli ecocompattatori, mai entrati in funzione

La Redazione
La notizia di un atto vandalico è solo la "ciliegina sulla torta": beni pubblici, costati quasi 160mila euro, mai messi in funzione, subiscono il peso del disinteresse, dell'incuria e dell'inciviltà
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Era luglio 2018 quando una ditta del trevigiano, la Eurven per l’esattezza, leader in Italia nella progettazione e produzione di sistemi per la riduzione del volume dei rifiuti, ci scriveva puntualizzando l’errata comunicazione in materia di eco compattatori, specificando che queste sono macchine che riducono il volume dei rifiuti conferiti quando invece quelle posizionate in alcuni punti ad Andria sono semplicemente dei contenitori che accolgono rifiuti ma che di fatto non compattano.

Questa premessa serve a introdurre un fatto tra quelli che ormai non ci stupisce più, della nostra città: negli scorsi giorni è stato vandalizzata una di queste apparecchiature, che dovrebbero servire a raccogliere i rifiuti riciclabili e dare in cambio buoni sconto da utilizzare nei supermercati. Una misura all’avanguardia per favorire il miglioramento della raccolta differenziata, con un riconoscimento economico che sarebbe stato attribuito a chiunque avesse conferito bottiglie e lattine in quei compattatori.

C’è da specificare che dopo l’accensione (per l’inaugurazione) di queste macchine, in realtà non vi è stata più notizia sul loro funzionamento: anzi, in alcuni casi non è stato possibile neppure posizionarle, come da progetto, all’esterno dei supermercati aderenti. Nonostante quanto annunciato nell’aprile 2018 in una conferenza stampa per la stipula della convenzione presso la sala Giunta del Comune di Andria, alla presenza del Sindaco Giorgino, l’ass. Lopetuso e di un delegato della Megamark.

Abbiamo pensato che il progetto dovesse andare a regime da un momento all’altro e che ci sarebbero voluti alcuni mesi per testarlo effettivamente. Dal giorno dell’inaugurazione tuttavia abbiamo ricevuto diverse segnalazioni in merito al mancato funzionamento degli stessi, pertanto abbiamo ritenuto opportuno fare il punto sulla questione

La notizia dell’atto vandalico è solo la “ciliegina sulla torta”: beni pubblici, costati quasi 160mila euro, mai messi in funzione, subiscono il peso del disinteresse, dell’incuria e dell’inciviltà. É mancata una vera campagna di comunicazione e sensibilizzazione, forse proprio perché non si è arrivati neppure alla messa in funzione. Ma, si sa, ad Andria abbondano le inaugurazioni ma scarseggiano le opere vere.

martedì 12 Marzo 2019

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e.i.
e.i.
5 anni fa

Le solite cose degli andriesi. mancata soprattutto la divulgazione e poi ….come al solito soldi nostri buttati via e la nostra inciviltà va sempre premiata. Mi vergogno ……

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
5 anni fa

Forse serviranno x compattare gli amministratori Comunali.

savino
savino
5 anni fa

i protagonisti di tutto questo si diano un aggettivo…………………, incapaci????????

Fabio Storelli
Fabio Storelli
5 anni fa

le solite cose all'italiana…la cosa peggiore è che coinvolgono i privati con grandi perdite di tempo e denaro. No comment