Il dott. Sergio Daniotti, presidente della fondazione del Banco Farmaceutico assieme ad altri farmacisti della fondazione giunti da tutta la regione, hanno scelto Casa Accoglienza S. M. Goretti, in via Quarti, nel cuore del centro storico per un momento di confronto circa le attività della Fondazione e soprattutto per toccare con mano una di quelle tante realtà che rispondono alle esigenze di emergenza ed urgenza sul territorio, anche dal punto di vista sanitario. All’interno della casa di via Quarti opera anche un ambulatorio solidale che viene supportato anche grazie alla donazione dei farmaci da parte del “Banco Farmaceutico”.
Il dott. Daniotti: «È questa una bellissima realtà di aiuto e di vicinanza ai poveri nella bellezza perché gli ambienti di questa casa sono veramente belli. Al di là di ricevere l’aiuto, anche l’ambiente in cui lo si riceve fa la differenza per chi si trova nel bisogno».
La delegazione pugliese, accompagnata dal suo presidente nazionale hanno anche pranzato nella mensa di via Quarti: un menù ricco di sapori e di storie dal mondo poiché firmato da “La Téranga”, che per l’occasione ha aperto le sue porte in modo del tutto straordinario.
Il dott. Francesco di Molfetta, delegato del Banco Farmaceutico per la provincia di Bari e per la Bat: «Abbiamo preferito realizzare il nostro incontro qui, piuttosto che andare in un ristorante amorfo, neutro, perché ci sembrava giusto raccontarci le nostre esperienze del Banco Farmaceutico in un posto in cui la carità si fa davvero».
«Donare anche un farmaco significa aiutare chi è nel bisogno a risollevarsi, a recuperare normalità e dignità. E’ un gesto di carità che educa, alla gratuità e alla condivisione, prima di tutto chi lo compie. A nome di Casa Accoglienza – ha aggiunto don Geremia Acri – ringrazio vivamente il Banco Farmaceutico per l’opera costante di raccolta e recupero dei farmaci per distribuirli a migliaia di strutture caritative che assistono chi non può permettersi l’acquisto di medicinali. Noi aiutiamo chi sul territorio chiede aiuto, ma non potremmo farlo se non ci fosse chi a sua volta aiuta noi».