Attualità

Quattro anni di guerra in Yemen

Geremia Acri
close
Stop alla guerra yemen video serata roma
Iniziata tra il 25 e il 26 marzo del 2015. La denuncia di Save the Children
scrivi un commento 2710

Dall’inizio della guerra in Yemen, quattro anni fa nel marzo 2015, più di 19 mila raid aerei hanno devastato scuole, ospedali e importanti infrastrutture.

1,5 milioni di bambini, a causa delle violenze e distruzione, sono stati costretti a fuggiredalle loro case e dai loro villaggi.

Più di 1 al giorno, sono stati colpiti dai bombardamenti mentre tentavano di ripararsi in un luogo sicuro. Bambine e bambini vittime dirette delle bombe vendute dai governi stranieri alla Coalizione a guida saudita, che ogni mese uccidono o feriscono gravemente 37 bambini.

10 milioni i minori che non hanno accesso a cure mediche adeguate, tantissimi rischiano di morire di fame e 1 ragazza su 3 e 1 ragazzo su 4 non hanno la possibilità di andare a scuola.

Sono le tragiche cifre che fotografano le terribili condizioni in cui versano i bambini in Yemen, diffuse da Save the Children nell’anniversario dell’inizio dell’escalation della guerra.

Bambini vittime delle bombe straniere, anche italiane

Dall’inizio del conflitto, si contano quasi 6.500 minori uccisi o feritidai bombardamenti, ma i numeri potrebbero essere anche più elevati. Solo negli ultimi 12 mesi, il 46% del totale dei minori yemeniti che hanno perso la vita o sono rimasti gravemente feriti sono stati colpiti proprio dai bombardamenti lanciati per via aerea. Bombe straniere che nell’ultimo anno di conflitto hanno provocato la morte di almeno 226 bambini e il ferimento di quasi 220. In particolare, 210 bambini sono stati colpiti mentre si trovavano a casa o nei pressi della loro abitazione, mentre 150 si trovavano in auto, a volte mentre fuggivano. Bambini vittime dei bombardamenti, condotti con gli armamenti prodotti all’estero e venduti dai governi stranieri alla Coalizione a guida saudita, tra i questi anche bombe prodotte in Italia dalla fabbrica Rwm nello stabilimento di Domusnovas, in Sardegna, e la cui esportazione verso Paesi che violano i diritti umani è vietata dalla legge italiana sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento (L. 185/1990).

Per questo Save the Children, nell’ambito della campagna “Stop alla guerra sui bambini” in occasione del centenario dell’Organizzazione, ha lanciato una petizione on line per chiedere con forza al Ministero degli Affari Esteri di fermare immediatamente la vendita di armi italiane utilizzate contro i bambini in Yemen. Una petizione che è già stata firmata da oltre 54 mila persone e che tutti possono continuare a sottoscrivere collegandosi al sito: www.savethechildren.it/StopArmi.

L’uso di armi esplosive in aree densamente popolate è una tattica crudele utilizzata da chi vuole uccidere e distruggere indiscriminatamente. Tanti, troppi bambini continuano a morire mentre sono rintanati in casa per cercare di proteggersi dai bombardamenti o mentre cercano di fuggire dal pericolo. «Non si può neanche lontanamente immaginare il terrore che possono provare quando una bomba cade sulla loro casa né la gravità delle ferite fisiche e mentali che tutto questo lascia in maniera indelebile su di loro. Quello che sta accadendo in Yemen dovrebbe scioccare il mondo e deve finire immediatamente»,ha dichiarato Tamer Kirolos, Direttore di Save the Children in Yemen.

«Quando camminiamo abbiamo paura; quando dormiamo abbiamo paura; quando giochiamo abbiamo paura. Non vogliamo più vivere dove c’è la guerra, non ce la facciamo più…Siamo innocenti e siamo bambini proprio come ogni altro bambino al mondo, come i vostri bambini. Vogliamo che ci si prenda cura di noi come per tutti gli altri bambini. Vogliamo la possibilità di studiare e andare a scuola. Vogliamo disegnare, mangiare, ridere, giocare, crescere e seguire i nostri sogni. Chiediamo che la nostra voce venga ascoltata e che la guerra in Yemen possa finire immediatamente».

È l’appello lanciato ai leader mondiali da alcuni bambini dello Yemen ai quali Save the Children ha dato voce, in occasione del quarto anniversario del conflitto e per tenere alta l’attenzione sulla più grave crisi umanitaria in corso nel mondo, l’Organizzazione ha promosso, nei giorni scorsi a Roma nella Galleria Alberto Sordi, l’evento pubblico “Stop alla guerra sui bambini”.All’evento hanno preso parte il Maestro Giovanni Allevi, dal 2013 Ambasciatore di Save the Childrenel’attrice Anna Foglietta.

mercoledì 27 Marzo 2019

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:52)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti