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E ora…”Si può fare” è realtà

La Redazione
Inaugurata l'ass. di volontariato per la vera inclusione dei ragazzi diversamente abili dal punto di vista sociale, culturale e anche lavorativo. Rossella Gissi: «"Si Può Fare". 3 parole semplici, efficaci e piene di futuro»
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«Oggi inizia un percorso nuovo per i ragazzi che conosco da una vita e a cui, auspico, possano aggregarsi tanti altri».

Sì, perchè da ieri il “sogno” nato dopo tante esperienze in vari settori, tra cui il ristorante sociale, a cui negli anni scorsi hanno dato un contributo anche chef stellati del territorio e tanti volontari, ha preso vita: è stata inaugurata infatti l’associazione di volontariato “Si può fare”, che mira alla vera inclusione dei ragazzi diversamente abili dal punto di vista sociale, culturale e anche lavorativo.

Sede dell’associazione in via Guardiola, dove ieri si è celebrata una grande festa: la presidente Rossella Gissi, evidentemente emozionata, ha descritto il progetto in un lungo e commosso discorso.

«Circa 15 anni fa sognavamo una associazione che coinvolgesse famiglie e ragazzi diversamente abili, che mettesse a disposizione spazi e iniziative finalizzate principalmente a tenere impegnato il tempo. Già, un concetto piuttosto banale ma necessario per tutti coloro che vivono la disabilità e, di riflesso, per coloro che la subiscono. Utilizzo termini e verbi non a sproposito, ma necessari per far sì che oggi possiate comprendere appieno l’esigenza di guardare oltre. Di vedere un futuro sempre più inclusivo: se fino a ieri mi e ci bastava tenerli impegnati e gestire il tempo, oggi non ci basta più. Qualcos’altro si può fare. Cosa? Intanto si può sperimentare il lavoro, sancito anche dalla costituzione italiana all’articolo 3 in cui viene testualmente riportato: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Bisogna abbattere ogni steccato… abbattere ogni pregiudizio e provare a credere in una città più inclusiva che non ghettizza ma accoglie, sperimenta e cresce. Il lavoro tiene vivo il tempo. Ancora una volta vi parlo di tempo perché è un concetto ricorrente e importante… da qualche parte ho letto questo “La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota”. Allora allacciamoci le cinture e avventuriamoci alla guida del nostro tempo. Diamoci spazio e custodiamoci.
“Si può fare” nasce quindi dalla necessità di dare valore al nostro tempo, dare valore al tempo dei nostri ragazzi e di tutti coloro che si uniranno al grande progetto: gli spazi della nostra associazione di volontariato sono a vostra completa disposizione: vogliamo contaminarci di arte, cultura, bellezza, lavoro e dignità».

Nelle prossime settimane il luogo, aperto a tutte le associazioni che vogliano collaborare e impegnarsi nel progetto, vedrà alternarsi laboratori didattici, ma anche momenti conviviali e di festa, nell’attesa di dare seguito a dei progetti più strutturati e a medio lungo termine, che guardano al lavoro e a tutte quelle attività veramente inclusive.

Padre spirituale dell’associazione è don Riccardo Agresti, colonna dei progetti a sfondo sociale e di integrazione, presente ieri all’inaugurazione, che ha benedetto i volontari e i luoghi.

Tanti i ringraziamenti della presidente Rossella Gissi, che ha espresso a voce l’amore e la dedizione che danno linfa a questo nuovo progetto: dai genitori ai volontari, con un grazie speciale a Michele Zingarelli, Antonio Zagaria e Ciccio detto Poldo.

«Ringrazio soprattutto quelli che verranno contagiati da questa nuova storia: quindi anticipo i ringraziamenti a quelli che verranno perché sarà grazie a loro che potremo allargare questa grande famiglia chiamata da oggi e per sempre con uno slogan: “Si Può Fare”. 3 parole semplici, efficaci e piene di speranza per il futuro».

sabato 11 Maggio 2019

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