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App “Ne U vò”, dopo la nostra denuncia attivato il servizio

La Redazione
Questa mattina l'incontro tra la Polizia Locale e il referente della app, che si sono attivati affinché da lunedì la applicazione entri in funzione
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Solo questa mattina avevamo pubblicato un articolo di denuncia a proposito dell’app “Ne U Vò”, a seguito di un nostro approfondimento sulla vicenda. Ricostruiamo i passaggi: era il 7 aprile quando veniva annunciato il lancio di “Né u vò” l’applicazione per Smartphone (Apple e Android) elaborata dalla Polizia Locale in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Ambientali, le Associazioni Onda d’Urto, 3Place e Legambiente, progettata e realizzata dalla Società di software Strasbranger srl. L’App dovrebbe consentire ai cittadini, in forma anonima, l’invio di foto e video relativi ad abbandoni di rifiuti direttamente alla centrale operativa.

La app sarebbe dovuta essere scaricabile a partire da lunedì scorso 20 maggio: tuttavia, come da noi verificato, come denunciato sui mezzi stampa dalle associazioni coinvolte e come confermato dagli “attori” coinvolti, sugli store digitali non ce ne era traccia. Tra il 20 e il 22 maggio avevamo quindi contattato il Comandante della Polizia Locale e i responsabili della società di software per chiedere delucidazioni: la risposta è quella che avevamo dato nell’articolo di questa mattina.

Giusto questa mattina, quindi, c’è stato l’incontro tra la Polizia Locale e il referente della app, che si sono attivati affinché da lunedì possa partire il servizio.

Non vogliamo appendere medaglie al nostro “bavero” virtuale, ma ci piace pensare di aver accelerato il processo di messa in funzione della App, che garantirà un ulteriore strumento per stanare gli incivili, e di aver svolto il nostro compito di “cittadinanza attiva”.

«Si raccomanda ai cittadini – scrivono nella nota le associazioni coinvolte e la società di software – di seguire letteralmente il tutorial dell’applicazione e di fare molta attenzione sulle foto e video che inviate. È importante, per garantire un intervento mirato e immediato, che la foto sia geolocalizzata e ben definita. Inviare immagini o filmati ripresi da distanza non ha alcun senso e non saranno prese in considerazione per ovvie ragioni».

giovedì 23 Maggio 2019

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