“Pepitas”, il cortometraggio Italiano realizzato nel 2018, con la regia di Alessandro Sampaoli e la fotografia dell’andriese Raffaele Alicino, continua a far parlare di sé.
Il corto vede protagonisti Ariella Reggio e Lino Guanciale già volti noti del piccolo e grande schermo italiano. Realizzato con lo sponsor di Mini Italia (BMW) e Officine FareCinema, racconta la storia di Andrea che, nonostante abbia superato i trent’anni, vive ancora in casa con la mamma e la nonna ipovedente. Ha un lavoro part time in una finanziaria, ma nel tempo libero fa la drag queen anche se nessuno in famiglia lo sa. Proprio la sera in cui ha uno spettacolo, sua nonna ha deciso di voler passare la serata con lui. Andrea farà di tutto per evitare che la nonna venga a sapere chi sia realmente, ma chi ti vuole bene sa tutto al di là delle parole.
Oggi il “piccolo film” è in selezione in numerosi festival nazionali e internazionali riscuotendo interesse del pubblico e della critica che lo ha già premiato innumerevoli volte.
attrice, premio augustus color)
Come dicevamo, la fotografia del corto è diretta da Raffaele Alicino (nome già noto agli utenti del nostro giornale) nato e vissuto ad Andria nel 2013 si sposta a Milano per intraprendere gli studi presso la NABA Nuova Accademia di Belle Arti, da subito entra in contatto con realtà internazionali come Mediaset e Disney Chanel, si avvicina pian piano alla fotografia still e in movimento, producendo come DOP numerosi spot e cortometraggi premiati in numerosi festiva internazionali. Ad oggi è attivo nell’ambito della comunicazione pubblicitaria dove sempre come fotografo e dop si cimenta in produzioni sul territorio nazionale e non per numerosi brand internazionali come Breil, Colmar, Adidas, Barilla, BMW e molti altri.
Nel 2016 incontra Alessandro Sampaoli regista e attore, con il quale stringe un forte legame di amicizia oltre che professionale affiancandolo come dop nelle produzioni pubblicitarie e cinematografiche.
«La mia carriera e la mia crescita professionale continuano sotto buoni auspici e questo lo devo sicuramente ai professionisti che incontro strada facendo. Con piacere – commenta Raffaele – riscontro interesse anche nella mia terra e quando posso collaboro con alcune nostre realtà. Al sud c’è molto da fare in termini di “educazione” alla fotografia e alla comunicazione. Chissà che non ci sia spazio e tempo, un domani non troppo remoto, per realizzare grandi progetti anche ad Andria».
Al 27enne andriese e a tutti coloro che fanno grande il nome della città di Andria in Italia e nel Mondo facciamo un grosso in bocca al lupo.