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Andria “brucia” per colpa degli incendi, ma la prevenzione langue

La Redazione
Finestre chiuse per tanti cittadini che non sopportano la puzza acre che invade l'aria, effetti sulla vegetazione e su ciò che arriva poi sulle nostre tavole, pericoli per coloro che si trovano a passare nelle vicinanze
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É un dato di fatto: nella nostra città, non solo in zone periferiche, continuano quotidianamente a verificarsi incendi di proporzioni più o meno vaste. Finestre chiuse per tanti cittadini che non sopportano la puzza acre che invade l’aria, effetti sulla vegetazione e su ciò che arriva poi sulle nostre tavole, pericoli per coloro che si trovano a passare nelle vicinanze: questi solo i principali effetti legati alle frequenti segnalazioni che arrivano in proposito.

Esistono tuttavia precisi obblighi per proprietari, conduttori e gestori dei fondi rustici, terreni ed aree di qualsiasi natura, anche pertinenze incolte, che dovrebbero eseguire entro l’inizio dell’estate, quindi entro massimo metà giugno. le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio, mediante pulizia dei suddetti siti, provvedendo all’eliminazione dell’erba secca, sterpaglie residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile, creando nel contempo, una “precesa” o “fascia protetta” di una larghezza minima di mt. 10,00 lungo i perimetri delle zone interessate da sottoporre ad aratura e/o direttamente confinanti con boschi o foreste, o al trattamento sistematico con prodotto ritardanti della combustione, onde scongiurare pericoli e/o danni a terzi.

Quanti però non adempiono a tali obblighi? Tanti, troppi, come dimostra lo stato di abbandono di alcuni terreni dove le sterpaglie abbondano e alla minima scintilla prendono fuoco.

Ma quando a disattendere l’obbligo è proprio l’Ente pubblico, il Comune? Nella gallery fotografica, a titolo di esempio, vi mostriamo l’altezza raggiunta dall’erba intorno al “canalone” nei pressi di via Sosta San Riccardo, a ridosso della scuola “Manzoni”.

Se l’ente che dovrebbe controllare è esso stesso inadempiente, come rispondere ai privati che si sentono in diritto di ritardare le operazioni di pulizia o di non eseguirle proprio?

Certo, il benessere generale e comunitario dovrebbe rientrare tra le priorità di ogni corretto cittadino: ma, si sa, ad Andria spesso la legalità latita e la prevenzione langue.

mercoledì 10 Luglio 2019

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