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Montaruli: «Nessuno tocchi la gestione pubblica del mercato ortofrutticolo generale»

la redazione
«Invito personalmente il dott. Gaetano Tufariello a desistere da questa previsione che significherebbe la morte definitiva della struttura»
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«Apprendiamo la triste notizia secondo cui si starebbe per affidare l’uso del mercato generale ortofrutticolo in mani private. Questo sarebbe inaccettabile così come sarebbe l’ultima umiliazione per una città che, a causa delle scellerate politiche locali, ha visto nel tempo perdere tutti i suoi più prestigiosi presidi ed uffici pubblici, con un danno enorme per la popolazione andriese che non se ne è mai rea effettivamente conto, abbagliata com’è stata da illusionisti e prestigiatori della gestione pubblica, come ampiamente oggi dimostrato» comincia così la nota del presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, che denuncia una probabile “privatizzazione” del mercato ortofrutticolo generale.

«Invito personalmente il dott. Gaetano Tufariello a desistere da questa previsione che significherebbe la morte definitiva della struttura. Piuttosto inviterei il Commissario Straordinario, tutti gli apprendisti affaristi di una città in fallimento e tutti i consociati ad analizzare a fondo la situazione, prima di fare altri danni.

Oggi il mercato generale ortofrutticolo di Andria, dati alla mano, fa registrare una netta ripresa della sua attività economica. L’aumento del ticket di ingresso ha addirittura fatto aumentare i fruitori della struttura che, dopo la scellerata prova di rifornirsi presso privati, sulla scorta di una precisa strategia, hanno verificato quanto sia completo e strutturato oltre che insostituibile il servizio pubblico reso dal M.G.O. di Andria.

Con l’aumento delle entrate economiche derivanti dai flussi inarrestabili di venditori e di acquirenti si guarda con un occhio diverso anche al bilancio della struttura che registra entrate quasi raddoppiate rispetto al 2018 e questo è molto significativo.

La privatizzazione non rappresenterebbe nessun risparmio per l’ente pubblico, visto che comunque personale e servizi resterebbero a carico del comune seppur in altre mansioni, mentre il danno per gli oltre cinquecento fruitori sarebbe enorme in quanto li costringerebbe, come accaduto durante lo sciopero silenzioso, a girovagare per diverse strutture private alla ricerca dell’assortimento che oggi trovano, con soddisfazione, in un’unica struttura pubblica. Inoltre, la privatizzazione e l’affidamento in mani private comporterebbe la sicura chiusura del mercato, nell’arco di pochissimi mesi o di qualche anno.

Il Commissario Tufariello non lasci questo brutto ricordo di sé in una città messa a dura prova, con la voglia di ricominciare ma con i lacci del passato che stringono forte attorno al collo senza sapere se le forze ancora rimaste ai volenterosi saranno o no in grado di far vedere ai posteri quella rinascita che tutti auspichiamo per una città che non meritava tanta cattiveria, tanta incompetenza e tanta sciatteria» ha concluso Montaruli.

lunedì 12 Agosto 2019

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michele sgaramella
MICHELE SGARAMELLA
4 anni fa

Oltre ad affidarlo a privati per alleggerire l'amministrazione pubblica, lo trasferirei ad altra sede. Per salvaguardare la tutela della salute pubblica e ai rischi per la circolazione.