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“La storia di Maria”, una serie di eventi del centro antiviolenza “RiscoprirSi…”

la redazione
Gli appuntamenti previsti per le giornate di oggi e domani serviranno per fare il punto sulle criticità/risorse delle reti locali dei servizi a sostegno delle vittime di violenza
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Le operatrici del centro antiviolenza “RiscoprirSi…” nei prossimi giorni saranno impegnate nella realizzazione di vari eventi formativi che prevedono l’intervento del prof. Marco Monzani, giurista e criminologo, docente di criminologia, direttore del centro universitario di studi e ricerche in scienze criminologiche e vittimologia (SCRIVI) dell’Università IUSVE di Venezia, presidente dell’associazione italiana di criminologia (A.I.C.) e componente del comitato scientifico della “International society of criminology” (I.S.C.), noto studioso della violenza di genere, autore di tanti libri sul tema, l’ultimo dal titolo “Il modello circolare di vittimizzazione. Dalla percezione del rischio alla consapevolezza della Vittimizzazione”.

Gli eventi si terranno come segue:

  • 17 settembre, ore 10:00-14:00, presso il Centro Servizi Culturali di Canosa di Puglia: interverranno anche le referenti del centro antiviolenza “RiscoprirSi…” in particolare: dott.ssa Patrizia Lomuscio, psicologa e criminologa, presidente e coordinatrice istituzionale del servizio; la dott.ssa Mirella Macangi, assistente sociale e l’avv.ta Annalisa Iacobone;
  • 17 settembre, ore 15:00-19:00, presso la Sala Romita del Palazzo della Polizia Municipale di Modugno: interveranno le referenti del centro antiviolenza “RiscoprirSi…”, dott.ssa Patrizia Lomuscio, psicologa e criminologa, presidente e coordinatrice istituzionale del servizio e l’avv.ta Roberta Schiralli, insieme ai referenti dei Carabinieri di Modugno e dei servizi territoriali, in particolare la dott.ssa Stefania Melpignano, assistente sociale del Comune di Modugno e la dott.ssa Vanda Vitone, entrambe componenti dell’équipe multidisciplinare dell’Ambito Territoriale di Modugno;
  • 18 settembre, ore 10:00-14:00, presso il Chiostro “San Francesco” di Andria: interveranno anche la dott.ssa Patrizia Lomuscio, psicologa e criminologa, presidente e coordinatrice istituzionale del centro antiviolenza “RiscoprirSi…”, referenti del Commissariato e dei Carabinieri di Andria, il dott. Giuseppe De Robertis, assistente sociale specialista, responsabile dell’équipe multidisciplinare abuso e maltrattamento del Comune di Andria, la dott.ssa Enza Biacchi, dirigente psicologa del Consultorio famigliare ASL-BT, Coordinatrice del Centro di cura del Trauma ASL-BT e componente dell’équipe multidisciplinare Abuso e Maltrattamento di Andria, dott.ssa Pierangela Nardella, igienista, dirigente medico della direzione Sanitaria Ospedale Bonomo di Andria e il dott. Fabrizio Torelli, medico esperto nella medicina di emergenza urgenza Ospedale Bonomo di Andria.

L’invito alla partecipazione giunge dalla dott.ssa Patrizia Lomuscio, presidente del Centro Antiviolenza “RiscoprirSi…” che ha dichiarato: «saranno dunque occasioni da non perdere di condivisione di esperienze, di conoscenze e soprattutto di scambio sulle criticità/risorse delle reti locali dei servizi a sostegno delle vittime di violenza, scambio necessario per prevenire e contrastare la violenza sempre più e sempre meglio. I miei ringraziamenti più sentiti a tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione di tali eventi: alle amministrazioni locali, alle ASL, ai tecnici, alle ff.oo e al prof. Marco Monzani che, con grande onore e piacere, ha accolto ancora una volta il nostro invito».

Gli eventi formativi, gratuiti, che rientrano nelle attività previste dai programmi antiviolenza finanziati dalla Regione Puglia e cofinanziati dagli Ambiti Territoriali, patrocinati dal Croas Puglia e dall’Ordine degli psicologi della regione Puglia, si rivolgono agli operatori delle reti dei servizi territoriali, ma anche a tutti e tutte coloro che vogliono approfondire tale argomento. Gradita prenotazione tramite email.

martedì 17 Settembre 2019

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Marco
Marco
4 anni fa

Ottima iniziativa anche se i fatti di Bibbiano hanno gettato ombre giustificate su assistenti sociali, onlus che gestiscono i Centri antiviolenza, psicologi e psicoterapeuti. Non si può far finta che non sia successo nulla e ricominciare daccapo.