World Cleanup Day

Cleanup di cittadini e volontari negli orti lungo il canale Ciappetta- Camaggio

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Un'iniziativa per denunciare lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la zona, per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto e all'impegno per il bene comune e riflettere delle ricadute sul futuro delle azioni quotidiane
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60 bustoni di rifiuti indifferenziati, 4 di vetro, 5 pneumatici, 2 televisori, 1 stampante, 1pc, 1 condizionatore e materiale di vario genere. È questo il “bottino” raccolto durante l’iniziativa “Puliamo il mondo”, organizzata dal circolo locale di Legambiente, da parte dei volontari della stessa associazione e di altre raltà che vi hanno aderito e di cittadini che hanno risposto all’appello lanciato.

Con guanti, sacchi e tanta buona volontà, mentre in altre zone della città fumava l’ennesimo rogo di rifiuti, in via Dott. Camaggio si ripuliva una zona abbandonata a se stessa e diventata ormai una vera e propria discarica a cielo aperto sotto gli occhi di tutti che guardano ma che preferiscono voltarsi dall’altra parte.

L’iniziativa si inserisce all’interno dell’evento programmato a livello mondiale del World Cleanup Day pensata dalla ONG estone “Let’s Do It! World” che ha come obiettivo proprio quello di dedicare una giornata alla pulizia di aree in svariate città del mondo e in mare e monitorare i siti più inquinati.

Spesso diamo notizie di rifiuti abbandonati o di roghi degli stessi che, di certo, non ci fanno piacere perché sono il riflesso di una città che non gode né di buona salute, né può vantare un ambiente salubre che può far stare tranquilli i cittadini. Ciò, non accade solo per responsabilità delle istituzioni che dovrebbero avere un maggior controllo del territorio e della situazione ambientale cittadina, ma accade anche e soprattutto per responsabilità di cittadini che non riflettono sulle conseguenze delle proprie azioni.

È proprio per questo motivo che Andria necessita di iniziative come queste, frequentemente, per denunciare lo stato di degrado e di abbandono in cui versano tantissime zone della città, per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto e all’impegno per il bene comune e riflettere delle ricadute sul futuro delle azioni quotidiane.

Per cui, per il bene di tutti, prima che scada il tempo a nostra disposizione, forse è il momento di non guardare in modo strano chi si sporca le mani per “pulire il mondo” nel proprio piccolo, ma di rimboccarsi le maniche per un futuro dove non siano necessarie iniziative come queste e che il rispetto dell’ambiente diventi la normalità e non l’eccezione.

lunedì 23 Settembre 2019

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