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Delegazione Russa visita l’U.O.C di Medicina Nucleare del Policlinico di Bari

La Redazione
La multidisciplinarietà in ambito oncologico: fondamentale per un adeguata gestione dei pazienti
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Il 13-14 Novembre si è tenuto nella sala De Jeso, presso la presidenza della Regione Puglia, l’evento “2019 oncology of the third millenium managed by innovation and precision”.

Nell’ambito dello stesso, una delegazione russa guidata dal dott. Giammarco Surico, coordinatore della Rete oncologica pugliese, e dal dott. Salvatore Pisconti, Vice coordinatore del Dipartimento Ionico Adriatico, ha visitato l’U.O.C di Medicina Nucleare del Policlinico di Bari, uno dei centri di Medicina Nucleare più all’avanguardia e più grandi di Europa e punto di riferimento per la cura dei tumori, ricerche internazionali e investimenti di aziende private, diretta dal Prof. Giuseppe Rubini, esperto di diagnostica per immagini,e da sempre sostenitore dell’importanza della tecnica diagnostica del ‘Multimodality Imaging’ .

Alla Delegazione sono stati mostrati i vari ambienti di lavoro e tra l’altro, la Camera Calda o cella calda, una stanza adeguatamente costruita e schermata per consentire la lavorazione e la manipolazione a distanza di materiale radioattivo, gli ambulatori, e le apparecchiature in dotazione: Tre nuove “gamma camera-TC 16 slide, che consentono di fare la scintigrafia topografica total body e insieme una TC diagnostica. Una quarta dedicata alla scintigrafia cardiaca con la possibilità di eseguire accertamenti sulle sindromi ischemiche anche in urgenza; (La gamma camera è una apparecchiatura utilizzata per l’acquisizione delle immagini scintigrafiche. Queste ultime rappresentano visivamente la distribuzione nel corpo umano della radioattività emessa dai radiofarmaci iniettati nel paziente a scopo diagnostico o terapeutico); tre stanze dedicate alla terapia radiometabolica, utilizzate anche per i pazienti sottoposti a terapia con Radio 223, per le metastasi ossee da carcinoma della prostata; due PET (la PET è una metodica di diagnostica per immagini che consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne la dimensione e la localizzazione), la prima con TC 64 slide è l’apparecchio più evoluto, la seconda, con TC16 slide, che riesce a completare un esame whole body (una tecnica innovativa che consente di studiare l’intero corpo) in soli 8 minuti. Quest’ultima è ideale per tutti i pazienti non collaboranti, i bambini e gli ammalati con dolore. Uno speciale sistema di centraggio permette di trasferire tutti i dati di posizionamento del paziente sulle apparecchiature della Radioterapia per stabilire i piani di trattamento, senza dover ripetere l’esame. Infine la Radiofarmacia PET per la produzione di nuovi radiofarmaci. Nell’ambito della manifestazione è stata sottoscritto il Protocollo d’intesa tra la Sechenov University di Mosca, l’agenzia nazionale russa Rosatom, la Rete Oncologica Pugliese, l’Università degli Studi di Bari, l’Istituto Tumori Giovanni Paolo II e l’ospedale Miulli di Acquaviva. Il Protocollo d’intesa,che avrà la durata di quattro anni, è stato siglato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal Direttore della Rete Oncologica Pugliese dott. Giammarco Surico, dal Direttore Generale di Rosatom Healthcare Alexander Shibanov, dalla rappresentante dell’Università Sechenov di Mosca Marina Sekachev e dal Direttore ad interim di Isotope generale Boris Victorovich Akakiev. «L’accordo che abbiamo firmato oggi con l’Università Sechenov di Mosca, l’Università di Bari e Rosatom (la più grande produttrice al mondo di radioisotopi) è evidentemente un accordo che può portare grandissimi vantaggi in termini di scambi di esperienze tra la sanità pugliese e quella della Federazione Russa», ha affermato il Presidente Emiliano.Lo scopo naturalmente è quello di stipulare accordi bilaterali tra la Puglia e la Russia soprattutto in tema di utilizzo di radiofarmaci nella medicina nucleare. «Nell’era della globalizzazione della medicina – ha affermato il dott. Giammarco Surico – i rapporti internazionali sono fondamentali. Noi abbiamo un modello, che è la Rete Oncologica Pugliese, che oggi sbarca anche a Mosca per mettere in connessione tra loro tutte le eccellenze. L’obiettivo è anche quello di creare un accordo scientifico, anche sotto il punto di vista aziendale, perché Rosatom è la prima volta che viene in Europa e che sigla un accordo con una Regione europea, la Puglia. Per questo siamo molto orgogliosi di questi risultati. L’avevamo anticipato a Mosca ad aprile, oggi l’abbiamo realizzato a Bari con la sigla di questo protocollo d’intesa».

«Noi speriamo di sviluppare la nostra collaborazione con l’Italia e in particolare con la Regione Puglia – ha aggiunto la rappresentante dell’Università Sechenov di Mosca Marina Sekachev – perché per quanto riguarda la medicina nucleare, la Puglia è il paese che maggiormente lavora nella direzione più promettente per lo sviluppo dell’oncologia».

venerdì 15 Novembre 2019

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