Attualità

Gravidanza e nascita ai tempi del Coronavirus, la gioia più grande nei mesi della paura

Lucia M. M. Olivieri
Le storie di Stefania e Nicola, Valeria e Anna. A tutti giunga il nostro augurio più sincero: che la vita trionfi sempre, che la gioia e l'amore sconfiggano tutti i virus
scrivi un commento 68768

Scoprire di essere incinte e dare alla luce il proprio bambino è tra le gioie più grandi della vita di una donna, uno sconvolgimento totale che rivoluziona tutto per sempre: ai tempi in cui viviamo però, con la pandemia da Coronavirus in atto, la paura può contaminare alcuni pensieri, rosicchiando qualche granello di questa felicità. Ma la forza delle donne è grande: ce la siamo fatta raccontare da una coppia in attesa del primo bambino, da una mamma in attesa del secondo figlio e da una neomamma.

«Abbiamo scoperto di aspettare un bambino tre mesi fa – raccontano gli emozionati futuri genitori Stefania e Nicola– e oggi l’Italia è invasa dal Covid-19»: già questo costituisce un “ostacolo”, perché non c’è più la tranquillità di recarsi negli studi medici e nei laboratori di analisi per eseguire tutta la batteria di test a cui normalmente ci si sottopone in gravidanza. Il Ministero della salute, nell’ultima circolare emanata il 31 marzo scorso, ha specificato che le prestazioni del Percorso Nascita vanno garantite a tutte le donne, anche in questo periodo di emergenza, nelle settimane previste di epoca gestazionale, con l’obbligo di adottare tutte le disposizioni di sicurezza.

L’operatore che segue la gravidanza deve comunque favorire la possibilità di posticipare i controlli differibili al fine di ridurre al minimo i contatti, dandone evidenza documentale nella cartella clinica. Le donne in gravidanza sono in generale a maggior rischio di sviluppare infezioni delle vie respiratorie che possono avere evoluzioni severe e pertanto necessitano di una presa in carico appropriata nel momento in cui accedono alla Struttura sanitaria con sintomatologia respiratoria. Fortunatamente non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri coronavirus (MERS-CoV e SARS-CoV) da madre a figlio. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo. Inoltre, il SARS- CoV- 2 non è stato rilevato nel liquido amniotico.

Ma la gioia rimane incontenibile: Nicola, per “esorcizzare” anche un po’ lo spettro del Covid che aleggia in tutte le nostre giornate, ha disegnato un basso elettrico accanto all’immagine ecografica del futuro bimbo, come se fosse l’augurio di vivere questi mesi di simbiosi con la mamma in allegria e poi perché la musica è nel DNA del futuro papà in quanto musicista.

Anche Valeria è in attesa, questa volta del suo secondo figlio: «Il mio ginecologo, pur scrupoloso, non essendo più giovanissimo ha limitato moltissimo l’accesso al suo ambulatorio. Io ho eseguito le prime ecografie e il bi-test, per fortuna i dati sono tutti nella norma, per cui ora non lo vedrò prima di qualche altra settimana, presumo per la morfologica. Io cerco di viverla più serenamente possibile, ma non posso negare di avere ancora più ansia addosso: da una parte ho timore che mi accada qualcosa e di dovermi recare in ospedale, con tutti i contagi che ormai si sono diffusi tra gli operatori sanitari, dall’altra nessuno sa se davvero è negativo, magari sono asintomatica ma la situazione potrebbe cambiare. Per il momento vivo “alla giornata”, cercando di coccolare più possibile mia figlia e accarezzando il pancino che inizia a crescere: bel mondo questo in cui iniziare una vita!».

Ma c’è anche chi in questi giorni ha dato alla luce splendidi bimbi: è il caso di Anna e della sua piccola Aurora, venuta alla luce in mezzo a questa “tempesta” mondiale. «Gli ultimi mesi sono stati davvero difficili – ci racconta la mamma -: tra notizie che si rincorrevano, gli ultimi esami da fare, la pancia che si è appesantita, ma soprattutto la paura che il dannato virus potesse contaminarci, non c’è stata notte in cui abbia riposato tranquilla. Poi un raggio di sole ha squarciato le nostre vite: mi dispiace moltissimo che mio marito non abbia potuto farmi compagnia durante il travaglio e il parto, né che possa rimanere con me in ospedale, ma almeno ho evitato le orde di parenti che nella nostra città ti assalgono anche dopo pochissime ore. Ora cerco di stare attenta e di proteggere come posso la mia bambina, anche a casa non viene nessuno: ci stiamo godendo l’intimità, per far conoscere Aurora al mondo ci sarà tempo. Anche i nonni si sono rassegnati, ma se ci comportiamo tutti correttamente, questa epidemia regredirà velocemente e potremo tornare alle nostre vite».

A tutti giunga il nostro augurio più sincero: che la vita trionfi sempre, che la gioia e l’amore sconfiggano tutti i virus, quelli a base di Rna ma anche quelli “metaforici” che continuano a invadere la nostra società.

martedì 7 Aprile 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
piccolo nicola
piccolo nicola
4 anni fa

sono certo che saranno figli forti con tanta voglia di vivere in felicità,Stefania mi darà il 4 nipote e l' aspetto superando qualsiasi ostacolo…