Attualità

Uno vale uno, per il virus è davvero così

Franco di Chio
A Riccardo e a tutti i "Riccardo" portati via dal male dedichiamo poche righe di commiato, in assenza obbligata di qualsivoglia rito funebre ove far piangere e pregare i parenti e gli amici di una vita
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Andria perde un altro suo Figlio, Riccardo, (il link al nostro articolo) ed è un’altra morte che non fa scalpore e diventa piuttosto un arido numero nella triste contabilità di questa sciagura, come quasi sempre accade per una persona comune.
Ma a Riccardo, e a tutti i Riccardo portati via dal male, vorrei poter dedicare almeno poche righe di commiato, in assenza obbligata di qualsivoglia rito funebre ove far piangere e pregare i parenti e gli amici di una vita.

Riccardo è stato mio coinquilino (dirimpettaio) per oltre 25 anni. Un quarto di secolo, pieno di saluti giornalieri, di brevi chiacchierate sull’uscio di casa, di salaci commenti sul lavoro, la politica, le tasse, i figli, lo sport, persino su… Sanremo!
Una persona comune, con una vita ordinaria, fatta di lavoro e famiglia, di famiglia e lavoro, con al più un unico vezzo: la passione per il calcio, per la Fidelis e per la Juve in particolare.

Era andato in pensione da qualche anno e si era perfettamente immedesimato nel suo nuovo ruolo di nonno full time. Sempre pronto e disponibile a rendersi utile agli altri, come ebbi modo di verificare di persona durante una mia recente malattia.
Ma circa un mese fa il diavolo decide di metterci la coda. Una visita cardiologica rivela che il cuore è sofferente ed occorre applicare un by pass. Magari, detto con il senno di poi, si potrebbe anche aspettare un po’, ma trattandosi di un intervento tutto sommato ormai di routine, lui lo affronta con piglio deciso presso il Policlinico di Bari. L’esito è positivo. A quel punto si rende necessario un periodo di riabilitazione e Riccardo opta personalmente per una struttura di Canosa, assai probabilmente per non costringere i suoi cari a faticosi spostamenti quotidiani verso il capoluogo.

Non sapremo mai se è proprio in quella struttura sanitaria che incuba accidentalmente il virus letale, quel che invece sappiamo è che al suo rientro a casa il suo fisico è evidentemente debilitato. Quindi oltre una settimana di sintomi fin troppo palesi e concludenti, anche al più modesto degli osservatori, e a seguire il ricovero (un po’ tardivo, stante la sua patologia pregressa?) al Miulli di Acquaviva dove si è spento all’alba di lunedì.

Innanzitutto una considerazione: si è detto e ripetuto da più parti che questo è un virus crudele, ma democratico, nel senso che non guarda in faccia nessuno. Non c’è alcun dubbio: per lui davvero “uno vale uno” e poche storie. Ma oltre che crudele è anche cinico giacché sceglie le proprie vittime privilegiando vigliaccamente quelle momentaneamente più deboli o, come si usa dire oggi in gergo tecnico, “immunodepresse”. E in questi casi la lotta è impari e la partita appare già persa in partenza.

Non ho potuto salutare Riccardo né prima della sua partenza per questo suo personale calvario, né alla fine della sua vicenda terrena. Ma nell’ultima settimana ho continuato imperterrito a mandargli messaggi quotidiani su whatsapp pur sapendo che non li avrebbe mai letti perché intubato e sedato.
Sono certo però, anzi certissimo, che adesso, rileggendoli in tutta serenità, apprezzerà questa mia minima ma sincera solidarietà.
Riposa in pace Riccardo e proteggi dall’alto la Tua splendida famiglia che da oggi, puoi giurarci, sarà un po’ anche la mia.

Chi Ti ha conosciuto serberà per sempre il ricordo del Tuo quotidiano sorriso verso le cose della vita. Un sorriso che è valso più di qualsiasi insegnamento di scuola.
Noi che restiamo, intanto, armiamoci del buon senso popolare e del sorriso di Riccardo; armiamoci della silenziosa fierezza con cui tanti nostri concittadini, tanti semplici Riccardo, hanno combattuto e perso la personale ed anonima battaglia contro un nemico subdolo ed invisibile.

Forse, restando uniti, ce la faremo. In ogni caso non lasceremo nulla di intentato per onorare degnamente la memoria ed il sacrificio di questi Figli della nostra Terra. (Perché, in fondo, di vittime sacrificali si è trattato. Ma non è questo il tempo delle polemiche. Questo è soltanto il tempo delle lacrime).

______

«Anche noi, comunità dello Juventus Club Andria – commenta il presidente Francesco Nicolamarino – vogliamo onorare la figura di Riccardo Abruzzese recentemente venuto a mancare a causa della persistente sciagura che incide sempre più, nel corpo e nell’animo di noi tutti.

Lo abbiamo conosciuto come persona appassionata ma equilibrata, competente ma discreta, sempre presente in Sede ogni qualvolta ci fosse una partita della sua amata Juve, fino all’ultima gara con il Lione del 26 febbraio. La sua assidua partecipazione alle attività sociali, lo aveva portato a vincere in una delle ultime attività benefiche della nostra associazione anche la maglia del suo beniamino: Paulo Dybala.
Che dire di Riccardo se non che lascerà un grande vuoto, perché il silenzio, la discrezione, l’educazione, purtroppo vengono apprezzati di più quando la vita ci priva di esse. Ora Riccardo tifera’ Juve da lassù insieme ad altri amici suoi vicini di posto e di umanità come Sabino Fusaro, Alberto Tesoro e Franco Sinisi venuti a mancare anche loro prematuramente in passato.

Una sincera vicinanza ed un bacio da noi tutti ai suoi cari: possono essere orgogliosi di aver percorso la loro vita al suo fianco.
Ciao Riccardo, siamo certi, che la tua signorilità di persona per bene, piacerà anche all’Onnipotente.

mercoledì 8 Aprile 2020

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Michele Casafina
Michele Casafina
4 anni fa

R I.P.????????????condoglianze alla famiglia

Antonio R.
Antonio R.
4 anni fa

RICCARDO. Eri una gran brava persona, sempre attento e vigile alla famiglia. Sempre col sorriso quando ti incontravo e mai che mi lasciavi anticipare il saluto. Non è passato tanto tempo dall'ultimo incontro e nel medesimo non hai fatto a meno di dimostrare sempre la tua franchezza di brav'uomo. Il tuo sorriso era stampigliato sul volto degli altri componenti della tua famiglia, che ben conosco da tempo come te. Porgo Sentite Condoglianze alla famiglia tutta!!!!!

Francesco Di Molfetta Farmacia Suriano
Francesco Di Molfetta Farmacia Suriano
4 anni fa

Grandissimo nostro amico , garbato e dignitoso , semplicemente con un cuore grande!! Ciao Riccardo stretto nell’abbraccio del Signore godi per sempre della Sua presenza!!

Francesco Sibillano
Francesco Sibillano
4 anni fa

Lo conoscevo condoglianze alla famiglia

Gissi Francesco
Gissi Francesco
4 anni fa

Vivissime condoglianze alla famiglia Abruzzese per la perdita di un carissimo amico.
Francesco Gissi e famiglia.

Alberto Guglielmi
Alberto Guglielmi
4 anni fa

Era sempre un piacere incontrarlo, non mancava mai una piacevole battuta e si scoppiava a ridere per le frivolezze.
Ciao Riccardo, che la terra ti sia lieve!

Vincenzo matera
Vincenzo matera
4 anni fa

Tutti le sere in viale Crispi con quello sorriso era un incontro per scambiare opinioni sul cal io con.sfottoi .condoglianze alla famiglia ci manhera.

Riccardo Suriano
Riccardo Suriano
4 anni fa

Grande uomo rispettoso e educato con il popolo. Ho conosciuto Riccardo che ero ragazzino aprivo la bancarella affianco alla sua a Lavello.Sta andando via la nostra scuola di vita.♥️♥️R.IP.

Nino Cristiani
Nino Cristiani
4 anni fa

Che dire di Riccardo sin dalle scuole di avviamen(allora)poi una vita

Pasquale gissi
Pasquale gissi
4 anni fa

Essendo andato via da Andria ormai da oltre 40 anni, ho un piccolo ricordo di Riccardo tra l’altro ricordatomi da mio fratello Franco quando lavoravo all’ingrosso di maglieria Matera Vincenzo. Riposa in pace e che Dio ti accolga e ti protegga come tu farai con i tuoi familiari.

Alessandra Campa
Alessandra Campa
4 anni fa

Una bravissima persona, lo ricorderò sempre con la sua gentilezza quando accompagnava i nipoti a casa e lo incrociavo nell’ingresso del palazzo! Che il Signore lo accolga tra le sue braccia e doni sollievo ai suoi cari. Riposa in pace Riccardo.

Angelo Volpe
Angelo Volpe
4 anni fa

Gran signore, una persona d'altri tempi. Pur nella differenza di età, ci accomunava l'essere nonni. Ci vedevamo all'uscita di scuola per “ritirare” i nostri nipoti, un saluto pieno di rispetto e di educazione. L'amico Franco Di Chio lo ha “dipinto” nei migliori dei modi. Mancherà tantissimo alla sua famiglia, ai suoi amici. Resteranno per sempre i suoi esempi di grande uomo.

Saverio  Suriano
Saverio Suriano
4 anni fa

Sentite condoglianze dall'Unione Ex Allievi DON BOSCO
ANDRIA