Attualità

Perché la “caccia all’untore” e non un esame di coscienza?

Lucia M. M. Olivieri
Non esiste una "colpa" nell'ammalarsi di per sé, a meno che non si mettano in atto comportamenti palesemente errati. E quanti possono dire di aver rispettato tutte le disposizioni anche dopo il 4 maggio?
scrivi un commento 41013

Un nuovo contagio, dopo giorni di “quiete” numerica e statistica, ha fatto divampare nuovamente gli animi degli andriesi: sembra che i mesi di lockdown forzato non abbiano prodotto però insegnamenti duraturi.

Intanto la caccia all’untore che già Tucidide e Manzoni, rispettivamente 2400 e 200 circa anni fa, biasimavano: non esiste una “colpa” nell’ammalarsi di per sé, a meno che non si mettano in atto comportamenti palesemente errati. E quanti possono dire di aver rispettato tutte le disposizioni anche dopo il 4 maggio?

Partiamo dai ragazzi: non è stato facile per nessuno, figuriamoci per loro che sono nel pieno della loro vita sociale, rimanere chiusi in casa, e tranne qualche raro caso, si sono comportati bene per due mesi. Ma qual è d’altra parte il senso dell’affollamento terribile del centro? Delle foto e dei video su Instagram che immortalano feste private “alla faccia del Covid”? Delle mascherine indossate a singhiozzo, abbassate per baciare i propri amici? Su, ragazzi, da voi ci aspettiamo sì libertà, ma anche testa sulle spalle.

Non da meno sono stati gli adulti, quelli che ai ragazzi dovrebbero dare l’esempio: famiglie stipate sulle panchine nei pressi della villa comunale, a passeggio su via Regina Margherita a gruppi, cene tra amici e colleghi. Ma è proprio necessario in questo periodo? Come fate ad “agitarvi” tanto su Facebook e sui social in generale se poi siete i primi, in particolare gli over 65, a portare la mascherina in modo improponibile?

É dovuto intervenire perfino l’esercito e si è dovuti giungere al transennamento di alcune piazze per contrastare questi comportamenti irrispettosi: è vero, la primavera che si sta per chiudere è stata la più difficile da decenni, ma dovrebbe rimanere impresso nella mente di tutti il senso di smarrimento che sia da sprone all’attesa di tempi migliori.

Tante famiglie vivono ancora rispettando le regole, i negozianti colpiti dalle chiusure forzate invocano a gran voce la prudenza, nessuno vuole tornare indietro.

Stiamo insieme, ma salvaguardiamoci. Ancora un po’ di cautela e tutti supereremo questo periodo.

venerdì 22 Maggio 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
giuseppe
giuseppe
3 anni fa

le attività cosa faranno SIG. TUFFARIELLO. ANDRIA HA 0 CONTAGI PERTANTO BASTA CON QUESTA PUBBLICITA'. Dico solamente hai ragazzi di essere più responsabili e rispettosi delle regole. Altrimenti si trova il pelo nell'uovo per farci chiudere tutto.

Franco
Franco
3 anni fa

Non sono neppure chiare le regole, Emiliano ha appena dichiarato che sono assembramenti anche due persone. Dunque bisogna uscire da soli? Neppure marito e moglie possono stare insieme secondo questo folle DCPM?