Attualità

Sosteniamo l’economia locale: è un dovere sociale e morale di tutti

La Redazione
Soprattutto chi ha uno stipendio fisso e garantito, dovrebbe spendere nelle attività cittadine per evitare che i lavoratori che gravitano intorno al settore del commercio e dei servizi patiscano ancora di più
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Siamo alle soglie ormai del secondo weekend da quando ufficialmente hanno riaperto diverse attività di commercio al dettaglio, con le note prescrizioni dei decreti del governo. Due settimane in cui, con cautela, ci siamo affacciati nuovamente alle vecchie abitudini: un caffè consumato al bar, un nuovo paio di scarpe, una cena consumata in un ristorante, un taglio di capelli e un trattamento di bellezza.

Cautela sì, ma ora più che mai i commercianti e gli artigiani, tutti coloro che ci offrono un servizio hanno bisogno di sostegno: i due mesi di chiusura sono stati una vera e propria mazzata per le piccole attività al dettaglio, che rappresentano un buon 70% del nostro tessuto economico.

Oggi ci sentiamo di fare da megafono all’appello che si leva da più fronti: torniamo a vivere la quotidianità e a far girare l’economia, soprattutto quella locale, dopo questi mesi che hanno cambiato la nostra prospettiva della realtà. Sicuramente dobbiamo rispettare le regole: il coronavirus è ancora in fase di studio, la medicina e la scienza non riescono ancora a trovare una cura o un vaccino che allo stato attuale diano garanzie al 100% e dunque tocca a noi rispettare le prescrizioni sul distanziamento sociale e sull’uso della mascherina. Senza farci prendere dalla “noia”, a noi il compito di mantenere le distanze di sicurezza, di indossare la mascherina soprattutto nei luoghi chiusi, di igienizzare frequentemente le mani e di comportarci in modo adeguato a un mondo che non è più lo stesso di 3 mesi fa.

È anche vero che i numeri sembrano indurre a un prudente ottimismo: ormai da giorni si registrano pochissimi casi in tutta la Puglia, nella nostra provincia addirittura zero, e questo è frutto anche del comportamento rispettoso della stragrande maggioranza della popolazione. Ora però è tempo di riprendere in mano la vita e di aiutare i nostri commercianti: soprattutto chi ha uno stipendio fisso e garantito, a nostro avviso dovrebbe sentirsi moralmente “in dovere” di spendere nelle attività cittadine per evitare che tutti i lavoratori che gravitano intorno al settore del commercio e dei servizi patiscano ancora di più le sofferenze e i problemi che questo maledetto virus ha portato.

venerdì 29 Maggio 2020

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sabino cannone
sabino cannone
3 anni fa

L'invito và bene ma sarà una goccia in un mare di necessità. Quì i soldi servono come il sangue nel corpo umano altrimenti si muore, ci vuole trasfusione dallo Stato (CDS Spa) alle famiglie colpite dai DPCM governativi. E non è finita, sembra che che l'art. 14 contenuto nel D.L. 34/2020 c.d. del Rilancio prevede un' ulteriormente proroga di altri 6 mesi sino a gennaio 2021, ai sensi dell'art. 24 c.3 della dlgs 1/2018,così cita:” 3. La durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non puo' superare i 12 mesi, ed e' prorogabile per non piu' di ulteriori 12 mesi.!! Il Grande Assente è Mattarella, dov'è rintanato? Mattarella faccia un appello, a reti unificate, agli italiani di comprare BOT , non altri titoli BTP,CCT, CTZ.., per un valore necessario a non dipendere dagli usurai europei

Stipendio fisso
Stipendio fisso
3 anni fa

Io spendo in centro, ma poi l esercente emetterà regolare scontrino fiscale per l intorno importo pagato?

Franco
Franco
3 anni fa

Come si fa a rilanciare l'economia l9cale se i virologi televisivi, anche quelli arruolati dalla Regione Puglia, non fanno passare giorno senza lanciare proclami allarmistici sul ritorno del virus? Per loro di capisce, finché c'è il virus sono al centro dell'attenzione, ma noi?

Marco
Marco
3 anni fa

Si ricomincerà a spendere quando si smetterà di fare allarmismo inutile.