«Anche il mercato settimanale del lunedì, ad Andria, potrebbe ripartire senza alcun frazionamento né divisione in due o più parti. Le disposizioni vigenti e previsionali consentono la ripartenza del mercato più numeroso del sud Italia cioè quello della città federiciana, in condizioni di sicurezza, con accorgimenti minimi in grado di contemperare il diritto alla salute con quello al lavoro, in un clima precauzionale che mette tutti in una condizione di serenità.
Nella mia lunga relazione al tavolo della rappresentanza regionale delle imprese ho rappresentato la situazione di tutti i mercati di Puglia ed oggi la ripartenza riguarda oltre il 50% dei comuni. Dopo il “caso Trani”, il “caso Barletta” ed altri mi sono occupato anche del “caso Andria”. A tal proposito posso rassicurare tutti che la nostra posizione è stata ribadita e che oggi, alla luce della vigente normativa, di quella in emanazione e della condizione precauzionale non esiste alcun motivo di adottare scelte affrettate, non condivise e persino illegittime. Pertanto il mercato di Andria può ripartire senza alcun frazionamento né divisione o altri provvedimenti che hanno tutto il sapore di scelte al limite della politica che deve restare fuori da questioni tecniche e di generale condivisione.
Ricordo che è stato lo stesso Commissario Tufariello ad affermare in ogni riunione che questioni di questo genere non devono essere contaminate dalla politica, avendo già fermato azioni di contaminazione che qualcuno stava già da tempo tentando. Sta di fatto che se qualcuno, nel frattempo, ha cambiato idea circa lo smembramento del mercato e l’applicazione di procedure non condivise, esca dal proprio assordante silenzio e lo dica apertamente.
Con i silenzi non si scrive la storia, o almeno non si scrive la storia attiva che cambia le cose.
Noi continuiamo ad avere le idee chiare e soprattutto a non avere alcun rapporto consociativo né con la politica né con il potere locale, seppur temporaneo e momentaneo. Il Commissario Straordinario ci dica chiaramente cosa intende farne del mercato di Andria» ha concluso Montaruli.
Vorrei ricordare che con la riduzione dei posti a sedere negli autobus di linea le periferie troveranno difficoltà nel raggiungere il mercato. Perché non dividete in 3zone diverse della città così il cittadino può evitare di prendere il mezzo?
Avete avuto tutto il tempo per poter proporre una soluzione rivoluzionaria ed epocale per spostare il mercato in blocco. Invece avete sempre pensato ai profitti, senza avere la visione globale del problema, non vedete oltre il vostro naso, tutto cambia nel corso della vita, non avete qualità,coraggio e capacità di cambiare. Ripetendo l'affermazione: “Il mercato più numeroso del sud Italia cioè quello della città federiciana” aggiungo; forse l'unico che si svolge in un bellissimo parco pubblico. Il nostro polmone verde vi ringrazierà, eternamente, per la vostra cecità, ma che ve lo dico a fare.
Sarebbe occasioni per fare un riordino del mercato.
Visto che è un settore privo di regole e di controlli.
1) dipendenti in nero che percepiscono sussidi.
2) mancanza di igiene (?).
3) adeguamento al rispetto del sistema fiscale.
Reclamare i diritti richiede il rispetto dei doveri!