Dopo la fuoriuscita delle città di San Ferdinando, Trinitapoli, Canosa di Puglia, Trani e Bisceglie anche la città di Andria, con deliberazione del Commissario straordinario, dott. Tufariello, ha deciso di recedere dall’Agenzia per l’occupazione e lo sviluppo dell’area nord barese ofantina.
Per le casse dell’ente ci sarà un risparmio annuo di circa 150mila euro e la decisione è stata assunta per dare attuazione al piano di riequilibrio finanziario che prevedeva, tra le diverse misure, anche il taglio del costo delle “partecipazioni” del comune.
Oltre a ciò, nel testo dell’atto si legge anche che il recesso è stato motivato dal “persistere di numerose criticità nella gestione economico e finanziaria dell’Agenzia, come l’aumento dei costi del personale” e che, così come sottolineato dalla relazione del collegio sindacale sul piano di riassetto societario, vi è “una reale difficoltà dell’Agenzia nella gestione futura della stessa continuità aziendale”.
Finisce nel peggiore dei modi la storia di un’Agenzia la cui utilità per le comunità che vi hanno aderito e che negli anni hanno versato “quote di partecipazione” è ancora tutt’oggi sconosciuta.