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Rinnovo contratti, gli Oss precari ringraziano il Dg della Asl Bt

la redazione
«Caro Direttore, siamo certi del suo impegno a proseguire in quel cammino che darà il giusto riconoscimento alla nostra professionalità, competenze ed esperienze acquisite nei vari ambiti nel corso degli anni»
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Gli operatori socio sanitari-o.s.s. della Asl Bat, intervenuti alla manifestazione del giorno 30 giugno 2020, appartenenti alla sigla sindacale Usppi sentono il dovere di ringraziare il direttore generale dell’Asl Bat,nella persona dell’avvocato Alessandro Delle Donne, per l’impegno assunto nei confronti dei contratti in scadenza degli stessi operatori al 30 settembre 2020, prorogandoli fino al 31 gennaio 2021, uniformandosi ad altre asl del territorio regionale.

«L’anno 2018 rappresenta per noi una data “storica”. La ventata di assunzioni fatta nel nostro profilo ha sicuramente un duplice significato: da una parte la possibilità di uno sguardo fiducioso al futuro da parte di tutte le famiglie degli oss in questione, dall’altro la possibilità concreta di poter mettere la propria professionalità, conoscenze, bravura, impegno, al servizio dell’azienda che ci ha assunti, mostrando fiducia nella nostra categoria professionale, soprattutto nei confronti di un’utenza che merita qualità e attenzione nelle prestazioni della propria asl. Ognuno di noi è testimone di questo particolare momento storico. Ognuno di noi giornalmente si impegna per dare il massimo, un paziente che esce soddisfatto dal proprio decorso ospedaliero è una vittoria per tutti. Sappiamo benissimo quali sono le nostre competenze, non neghiamo la speranza che si possa in futuro dare un valore aggiunto e il degno riconoscimento a questa “figura di supporto”, tanto preziosa.

Vedere corsie gremite di oss è il nostro obiettivo per avere il numero congruo di operatori socio sanitari in servizio nelle varie unità operative,che in autonomia svolgono tutte le azioni legate all’assistenza di base al paziente, sgravando e alleggerendo la figura infermieristica da tali mansioni lasciandola libera di concentrarsi su ciò che ad oggi appartiene al proprio profilo professionale, sarebbe una vittoria oltre ogni limite immaginabile.

Tutto ciò non solo per noi a livello occupazionale e per la dignità delle nostre famiglie, ma soprattutto per la qualità di un servizio che deve essere ottimale fin dai primi livelli di assistenza. Caro Direttore, siamo certi del suo impegno a proseguire in quel cammino che darà il giusto riconoscimento alla nostra professionalità, competenze ed esperienze acquisite nei vari ambiti nel corso degli anni. Il giorno 30 giugno 2020, affacciandosi al balcone del suo ufficio in quel di Andria, dopo una positiva contrattazione, ha ricevuto il nostro applauso, vero e riconoscente. In quell’ applauso c’era una stretta di mano da parte di ciascuno di noi. A lei direttore va la nostra gratitudine, fieri e felici di firmarci, gli Oss precari Asl Bt prorogati al 31 gennaio 2021 e fiduciosamente oltre».

lunedì 13 Luglio 2020

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Flx
Flx
3 anni fa

Cari colleghi, sarebbe troppo facile entrare dalla porta secondaria per una stabilizzazione in sanità, ma vorrei ricordare come la Costituzione, all'art. 97, dichiari che per poter lavorare nel pubblico impiego bisogna passare da concorsi…
Per cui quello che vi augurate è illegittimo e va contro altri colleghi che hanno faticato e studiato tanto per poter superare il concorso indetto in Puglia.
Spero tanto che questo non avvenga

nicola gissi
nicola gissi
3 anni fa

Gli ausiliari socio sanitari già assunti tutti con contratti a tempo indeterminato che hanno fatto il corso di riqualificazione OSS richiesto dall' ASL BAT terminato a novembre 2015 senza ancora ad oggi essere riconosciuti come tali, ma solo in attesa di risposte da un concorso truffa preparato e prorogato ad hoc in vista delle elezioni regionali, a chi devono ringraziare? Al Dottor Michele Emiliano che adesso da voi si aspetta una valanga di voti promessi tramite i vari direttori generali e amministratori unici di società satelliti della sanità pugliese. Abbiate almeno la decenza di non parlare.