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Dino Leonetti a Tragno: «Mi ha deluso profondamente»

La Redazione
«Avevamo fatto un patto di onore io e lui davanti ai soci e ai cittadini: niente candidature. In quel patto ci abbiamo messo la faccia, come si suol dire»
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Sulla candidatura al consiglio comunale di Antonio Tragno (ex direttivo Onda d’Urto) interviene Dino Leonetti, promotore assieme a Tragno di numerose battaglie ambientali e della nascita dell’associazione andriese. Leonetti interviene con una piccata nota rivolta ai cittadini:

«“Chiedo scusa”. Antonio Tragno a me e agli altri soci di Onda D’Urto. Quanto è faticoso pronunciare queste parole!

Eppure sarebbe stato necessario. Avevamo fatto un patto di onore io e lui davanti ai soci e ai cittadini: niente candidature. In quel patto ci abbiamo messo la faccia, come si suol dire. Essere accusati di cavalcare l’onda della sovraesposizione mediatica e pubblica viene facile. Agire in modo trasparente, autentico e disinteressato per non essere accusati di strumentalizzare un tema così delicato e sentito, come quello della salute pubblica, è impresa ardua.

Ecco perché i cittadini sono disorientati dalla scelta di Antonio Tragno di candidarsi.

Ma cosa è successo? Provo a spiegarlo.
Io e Antonio, nel tempo, siamo diventati amici molto legati e abbiamo lottato insieme in tante battaglie civiche, nonostante le divergenti idee politiche.

A questo proposito penso che la politica renda l’amicizia più profonda, poiché occupandosi della “polis”, la città, e condividendo alcuni ideali ci si sente più coesi, motivati, soddisfatti del proprio ruolo vissuto qui, in questo momento e con questi nostri compagni di esperienza.

Mi spendo nell’impegno civico da qualche decennio, da quando, appena laureato in medicina e specializzato in oncologia, mi sono messo in testa che il cancro si può evitare, specialmente quello dei bambini, individuando i fattori di rischio ambientali e contribuendo alla bonifica o rimozione insieme a tanti amici e cittadini (traliccio presso scuola materna Montessori, 1998; pavimenti sintetici nelle scuole, 1998; amianto nella scuola Vaccina, 1999; esposto alla procura per il depuratore, 1999; sequestro dei giocattoli cancerogeni, 1999; fitofarmaci al mercato ortofrutticolo, 1999; ripetitori telefonia, 2000; inquinamento atmosferico, 2001, eccetera eccetera).

Negli ultimi 5 anni sono stato affiancato, come dicevo, da Antonio Tragno.

L’ho conosciuto tanti anni fa, ai tempi della frequentazione dell’oratorio salesiano, poi ci siamo persi di vista e infine ri-incontrati. Antonio è una brava persona. Ho conosciuto poche persone che sono mostrate così generose, buone, oneste e idealiste come lui. Inoltre ha una capacità di organizzare e di coinvolgere gli altri che è straordinaria.

Sapevo che era stato deluso dall’ex-sindaco Giorgino, con cui si era candidato contribuendo alla elezione. Antonio aveva il coraggio di esprimere il suo dissenso e di mantenere fermi i suoi propositi e questo mi ha colpito molto.

Per questo l’ho cercato, ho pensato che fosse la persona giusta e gli ho condiviso l’idea: una ricerca sui bambini ammalati di cancro, nella speranza di individuare la causa del loro male e magari contrastarle o contribuire a rimuoverle, mettendo così in sicurezza altri dal rischio di ammalarsi.

Gli si sono illuminati gli occhi e ha detto “ci sto”.

Insieme ad altri cittadini abbiamo fondato un’associazione, Onda d’urto- Uniti contro il cancro, ci siamo dati collegati. La nostra grande fortuna è stata la Collaborazione del dottor Tommaso Di Renzo, che accettato l’incarico di Direttore scientifico dell’indagine conoscitiva.

Abbiamo coinvolto i medici del territorio e quelli universitari, le famiglie dei malati, le parrocchie, le associazioni. Abbiamo faticato moltissimo e lui, Antonio, ha condotto con noi e gli altri soci l’immenso lavoro con tenacia e determinazione. L’interlocuzione istituzionale con il sindaco Giorgino e con i suoi assessori è stata conflittuale e fallimentare, le nostre istanze a tutela dei cittadini rimanevano inascoltate oppure ci apparivano derise ed infine svilite nel ripetere “Andria non è una città malata”, “è tutto a posto” e ” faremo, diremo, agiremo” . Ci hanno sempre maltrattato, indifferenti ai tanti appelli. Un atteggiamento deprecabile. Ed ora? Apprendo dai giornali che Antonio si candida e, secondo quello che in tanti mi stanno dicendo, proprio con quella parte politica che non ha ascoltato noi e i cittadini. Assurdo!

Intanto negli anni i bambini, i giovani e gli adulti ammalati sono aumentati di numero e le famiglie devastano ci chiedevano di non mollare la ricerca e di insistere nella lotta civica.

L’associazione ha prodotto molte iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione sociale, tanto da meritare la fiducia di altre associazioni in una grande aggregazione chiamata Forum “Ricorda / Rispetta”, che si propone di indicare alle istituzioni l’obiettivo della prevenzione delle malattie e il miglioramento della qualità di vita. I referenti hanno proposto il mio nome come portavoce del Forum ma io ho chiesto ad Antonio di rivestire lui quel ruolo, così come ho fatto per la presidenza della nostra associazione. Rifuggo, se possibile, la sovraesposizione mediatica, anche perché gli analfabeti funzionali sono capaci di accusarti indebitamente di ogni nefandezza.

Nel ringraziare per la fiducia accordata abbiamo garantito ai referenti che questo nostro attivismo non era dettato da opportunismo politico e che per questo non ci saremmo candidati. Abbiamo dato la parola d’onore.

Arriviamo ai giorni nostri. In previsione delle prossime elezioni Antonio Tragno comunica ai giornali le sue dimissioni dal ruolo del presidente dell’associazione Onda D’urto e dal ruolo di portavoce del Forum, motivandole per “un impegno in politica”.

Che dire? È un suo diritto, come ho scritto. Ma ai cittadini abbiamo promesso altro, come ho spiegato, ci abbiamo messo la faccia.

Appena comunicata la notizia delle dimissioni sulle piattaforme sociali telematiche, leggo insulti ed insinuazioni cattive sulla sua persona. Sono avvilito per questo. Era proprio ciò che temevo e che cioè fosse sporcata e svilita anche la nostra azione civica.

Nonostante questo ad Antonio Tragno auguro di ottenere il successo che cerca, di realizzare i suoi obiettivi, ma non lo riconosco più nell’amicizia, nella fiducia e, purtroppo, nell’affidabilità.

Mi ha deluso profondamente oltre che messo in grave imbarazzo da cui posso uscire da solo prendendo le distanze da questo comportamento imprevisto e assolutamente deprecabile. A mio parere la credibilità e la coerenza sono valori imprescindibili per ottenere il rispetto di coloro a cui si chiede fiducia, soprattutto se si tratta di persone che versano nella sofferenza e nella malattia. Mia umile opinione.

Dopo la notizia delle dimissioni e della candidatura ho manifestato la mia rabbia e il mio disappunto anche al consiglio direttivo dell’associazione. In risposta ho percepito ostilità nei miei confronti da parte di quasi tutti i componenti. E per cosa? Per il sol fatto di far presente il rischio che i soci e i cittadini non avrebbero compreso il gesto di Antonio e che questo avrebbe gettato discredito sulla stessa associazione.

A questo punto non ho sentito più accogliente la mia casa e la mia famiglia associativa, la tensione creata dalla fuoriuscita di Antonio ha alterato gli equilibri e il clima di fiducia reciproca. Ed ecco la dolorosa decisione che mai avrei voluto prendere: mi sono de-iscritto dall’associazione che ho pensato, voluto, cercato e realizzato con grandissimo sacrificio personale e familiare. In conclusione, visto che non lo ha fatto Antonio, sono io che chiedo scusa ai cittadini e ai soci di Onda D’urto che in noi hanno creduto.

Li ringrazio infinitamente per l’affetto e per la stima che hanno manifestato. Continuerò la mia azione civica, in autonomia. Non mollo!

Auguro al direttivo di Onda D’Urto di proseguire il proprio percorso associativo, auspicando che non consenta a nessuno di fuorviare i temi e gli scopi statutari per cui è stata pensata ed è nata».

mercoledì 22 Luglio 2020

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Andria
Andria
3 anni fa

Parole sante dott. Leonetti lei è un uomo con la U maiuscola una persona correttissima e sempre coerente ed equilibrato, queste sono le persone in cui noi cittadini DOBBIAMO credere.. Non penso sinceramente che al mondo d oggi esista ancora gente come lei..

Erasmo da Rotterdam
Erasmo da Rotterdam
3 anni fa

Il tuo impegno sociale è unico dottor Leonetti ed appare evidente che la coerenza non è da tutti . Dicono che è tornato il sereno proprio quelli che il diluvio lo hanno creato .

Leonebiancazzurro
Leonebiancazzurro
3 anni fa

Nel mondo calcistico si dice: si è rotto lo spogliatoio. Purtroppo Dottore lei crede ancora nei patti tra uomini. Dispiace

Nicola Gissi
Nicola Gissi
3 anni fa

Non ci voleva molto a capire che prima o poi come associazione sareste caduti in mano della politica aguzzina specie di quella parte che vi girava intorno e che oggi date il vostro appoggio per potersi pulire la coscienza. Giocare politicamente sul dolore della gente non è bello quindi secondo me moralmente come associazione vi dovreste sciogliere e basta . Non ho mai avuto una buona impressione della vostra associazione percepivo già puzza di bruciato.

Michele Tedesco
Michele Tedesco
3 anni fa

L'associazione ha moltissimi meriti, con grandi battaglie vinte, ed è veramente impensabile che il tutto venga depauparato, per piccole debolezze umane. Spero che l'associazione continui la sua lodevole opera, non dando adito ai detrattori e contestatori di professione, Andria e gli andriesi hanno bisogno della speranza che Onda d'Urto ha saputo dare in questi anni.

Una mamma
Una mamma
3 anni fa

Avete combinato un pasticcio…tutti e due!

Dino Leonetti
Dino Leonetti
3 anni fa

Ringrazio la redazione di Andrialive.it per aver dato spazio al sentimento di avvilimento che ho provato nella constatazione del fallimento di una relazione umana e progettuale che interessa la collettività. Antonio Tragno è una brava persona, come ho detto, e ha fatto moltissimo per Onda D'Urto e per gli andriesi. Per questo mi rattrista che la sua scelta abbia scatenato reazioni negative. Spero che lui riesca nel suo intento. Per quanto mi riguarda sono molto deluso e spero di riuscire ad essere ancora utile e motivato a fare qualcosa di buono per gli altri.