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Mauro e la sua passione per la subacquea: immersioni senza barriere

Sabino Liso
Sabino Liso
Il giovane 32enne nato con la sindrome di Down assieme al suo istruttore ha fatto immersione nelle splendide acque di Polignano. Lui è la dimostrazione che i limiti esistono solo nella nostra testa
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Oggi vi raccontiamo la storia di Mauro Terrone, un giovane 32enne di Spinazzola, nato con la sindrome di down: tre anni fa è diventato sub frequentando un corso tenuto dall’istruttore Giuseppe Bartolomucci, presidente del Centro Subacqueo Andria ubicato nel negozio storico di Santa Maria Vetere, Camping Sud, prossimo ai 42 anni di attività.

Nel week end appena trascorso Giuseppe e Mauro hanno fatto immersione nelle splendide acque di Polignano a Mare. Non è la prima immersione per Mauro che un bel giorno chiese a sua mamma di cimentarsi nella pratica di questo sport considerato da molti “estremo”.

«Mauro è la dimostrazione vivente che i limiti ce li abbiamo solo nella nostra testa e che il mare è inclusivo e senza barriere – commenta l’istruttore, Giuseppe Bartolomucci –. Nella mia ormai lunga carriera ho accompagnato anche diversi paraplegici e non vedenti sott’acqua. Ogni volta è un’esperienza unica che lascia anche a me tanta energia vitale. Era il lontano 1986 quando, alla sola età di 11 anni, presi il mio primo brevetto da sub. Dal ‘98 sono istruttore. Oggi, fortunatamente, sia le nuove attrezzature che una didattica all’avanguardia hanno agevolato tantissimo l’approccio a questo sport».

Giuseppe ci racconta di aver rilasciato ad Andria oltre 1200 brevetti da sub e che con il suo centro sono spesso impegnati in attività di pulizia dei fondali marini. Domenica 2 agosto, infatti, saranno impegnati in collaborazione con la sez. Legambiente di Barletta nella raccolta dei rifiuti e quindi nella pulizia dei fondali e del braccio di Levante. Un’attività a cui chiunque fosse interessato può partecipare.

Ma torniamo alla storia di Mauro: diplomato al liceo scientifico, ha sempre avuto le idee ben chiare ed è un ottimo sub. «Sott’acqua si rilassa; è uno dei pochi a consumare meno aria dimostrando un’autonomia di gran lunga superiore alla media. Mauro ha scosso non solo le acque del mare perché il suo esempio funge da pungolo nei confronti di tutti coloro che pensano di non potercela fare. È intelligente, sensibile, ha spiccate capacità di comunicazione e relazionali, fondamentali nel nostro sport».

Mauro è l’esempio di come si debba “mordere” la vita. Respirarla e goderla in tutte le sue magnifiche espressioni. Certo, le difficoltà esistono, ma è altrettanto vero che sono fatte per essere superate. Potremmo citare Leopardi, Schopenhauer e parlare di gioia e dolore, ma ci basta citare Giuseppe e Mauro oggi per poter dire che il diritto alla gioia esiste, per tutti, e non è per niente noioso!

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martedì 28 Luglio 2020

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Aldo
Aldo
3 anni fa

Bravissimo