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Ruotolo chiede al commissario Tufariello di intervenire su due piccole condizioni di trascuratezza

La Redazione
«Fra le tante "cose" che non vanno, in una città quasi abbandonata a se stessa, mi permetto di suggerirle di intervenire per il rifacimento delle strisce pedonali e il controllo della villa comunale»
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RIceviamo e pubblichiamo la nota dell’ing. Riccardo Ruotolo rivolta alla gestione commissariale del comune di Andria affinché possa intervenire per portare ordine su alcune piccole condizioni di trascuratezza in città: «Sono molte le “cose” che nella nostra città non funzionano e a soffrirne sono sempre i cittadini e l’economia che non decolla.

Mi permetto di porre alla sua attenzione, forse le cose più piccole che hanno bisogno di attenzione: le strisce pedonali per la sicurezza di noi tutti e il controllo della villa comunale per il decoro e il godimento di tutti.

Le strisce pedonali nella nostra città non vengono rinnovate da lungo tempo e sono diventate evanescenti. Oggi che la velocità dei mezzi è aumentata grazie ai dispositivi elettrici delle biciclette e ai monopattini che silenziosi a volte ti piombano addosso, dare la possibilità a chi li usa sconsideratamente di intravvedere la presenza delle strisce pedonali significa garantire un poco più di sicurezza ai pedoni. Tra poco apriranno le scuole e ci saranno anche le votazioni, per cui il rinnovo delle strisce pedonali assume primaria importanza a garanzia di una maggiore sicurezza per i bambini e per tutti noi: le foto che invio sono eloquenti, le strisce pedonali stanno scomparendo.

L’altra piccola “cosa” che desidero porre alla sua attenzione è il controllo della nostra villa comunale, grande polmone verde di primaria importanza per godimento di una passeggiata all’aria aperta. Constatare che al pomeriggio e fino a tarda sera, soprattutto il sabato e la domenica, le biciclette elettriche sfrecciano, i teli da mare sono stesi sull’erba, insieme alle sedie pieghevoli ed ai borsoni che servono anche per fare un pic-nic, i ragazzini giocano a palla sull’erba insieme ai piccoli cani sciolti, costatare che poi si lascano cadere le buste di plastica, le bottigliette, i tovaglioli ed altro, deturpa un bene che per la sua unicità e la sua funzione andrebbe salvaguardato a tutti costi.

Non credo sia difficile ed oneroso provvedere – conlcude la nota dell’ing. RIccardo Ruotolo -. Sono piccole cose. E’ questione di sensibilità e protezione della “cosa” pubblica».

mercoledì 26 Agosto 2020

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Osservatore
Osservatore
3 anni fa

Concordo con l'analisi e con le proposte

Emanuele Sbano
Emanuele Sbano
3 anni fa

Sono pienamente d'accordo con l'ing. Ruotolo nel lamentare la mancanza cronica di interesse e attenzione per le “piccole cose, che riguardano la nostra città. Ci auguravamo che con l'amministrazione della città affidata al commissario prefettizio queste “piccole cose” fossero state oggetto di controllo e intervento. Purtroppo no. I candidati sindaci iniziassero dalle “piccole cose” per poi sperare che affrontino e risolvano le “grandi cose”

Francesco Di Corato
Francesco Di Corato
3 anni fa

Sono “due piccole cose” che rappresentano aspetti molto importanti sul piano della sicurezza e del decoro, e che ci portano a valutare la capacità (ovvero l'incapacità) di amministrare la città.
L'analisi è condivisibile su tutta la linea. Colpisce e fa riflettere la richiesta, fatta con toni pacati e ben motivata, una modalità ormai inusuale che tuttavia fa più eco delle discussioni accese e strillanti del momento.

imma berardino
imma berardino
3 anni fa

Io aggiungerei riparare le strade con buche enormi …i marciapiedi sconnessi che creano enormi disagi ai disabili che di barriere architettoniche ne trovano a più non posso…

Luigi
Luigi
3 anni fa

Nn c'è controllo e se c'è neanche si vedono in giro forze dell'ordine, ecco perché si cammina come ognuno gli pare e piace altro che virus e uno schifo.

Antonio RECCHIA
Antonio RECCHIA
3 anni fa

L'ing. Ruotolo ha fatto rilevare giustamente ed in maniera signorile due piccole “cose”, ma di grandissima rilevanza per i nefasti effetti che potrebbero avere. Il problema sta nel fatto che trattasi di superfici inferiori ai 16.000 mq., quindi di difficile soluzione…………………………………..

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

Ormai sono stanco x quante volte ho fatto presente quanto riportato dall'ing. Ruotolo. La villa Comunale e' diventato un cesso a cielo aperto, dove I cani tranquillamente e senza guinzaglio fanno I loro bisogni nel verde dove poi I bambini giocano e non dovrebbero calpestare l'erba. Non parliamo poi dei giovani a cui bisognerebbe intervenire x far capire che la villa non e' fatta x bivaccare, fare pic nic, giocare a pallone, prendere la tintarella, e lasciare bottiglie di vetro, plastica, piatti dI plastica, bottiglie di spumante ecc. ecc.. Tutto questo evidentemente alle forze di polizia urbana e ai politici andriesi non gliene frega un tubo. E non parliamo delle bici elettriche che continuano a entrare e uscire dalla villa sia di mattino che pomeriggio.

Antonio Crapolicchio
Antonio Crapolicchio
3 anni fa

È da molto tempo che mi chiedevo come mai solo nella nostra città, fatte le “bande pedonali” esse si scolorino dopo poco tempo… forse si usano vernici non molto resistenti, è vero il traffico è enorme… ma mi chiedo come mai in autostrada o altre vie nazionali malgrado ci sia il passaggio di molti mezzi ciò non avviene immediatamente.
Per quanto riguarda la pavimentazione stradale è indecoroso osservare Corso Cavour altezza” Ragno d'oro- sede Credem”, e via via tutte le altre strade sconnesse in che stato sono da sempre.