La lotta allo stigma inizia quando la creatività diventa la risorsa per la condivisione,
per costruire una rete che va oltre la quotidianità, così i confini non sono più
geografici.
La Fondazione E.P.A.S.S.S. (Ente Provinciale ACLI Servizi Sociali Sanitari –
Amministratore Delegato Dott. Vincenzo Purgatorio), che si occupa di Riabilitazione
Psichiatrica da oltre quarant’anni, nelle province di Bari, Bat e Taranto, una gran
bella sfida l’ha accettata, partecipando ad un concorso a livello nazionale Menti in
Corto: “2020 anno bisesto anno funesto?”, ideato dalla CTA di Calatafimi.
Con gli ospiti e le equipe delle Comunità di Barletta e di Corato – dott. ssa Marilù
Liso, dott. Saverio Costantino, gli educatori Ezia Greco, Lisa Pisani, Caterina Zagaria,
Mariateresa Campanella, Isa Leone, Stefania Di Liddo, Massimo Scaringella – è stato
realizzato un cortometraggio.
«Una bellissima esperienza che arricchisce ancora di più la nostra area di conoscenze,
come quella fatta anni fa con il progetto Carta bianca, sostenuto dalla Fondazione
Megamark.
In un periodo in cui tutto si restringe – commenta l’equipe di lavoro -, gli utenti con entusiasmo, accompagnati da
tutta l’equipe si sono messi in gioco, si sono divertiti ad essere registi, attori, video
maker partendo da zero, improvvisando e portando in scena le emozioni in un
periodo difficile, fatto di ansie e paure, vissuti importanti ancor di più per chi soffre
ed è più sensibile a tematiche come l’isolamento sociale.
La lotta allo stigma non deve essere solo uno slogan, una rappresentazione teatrale,
ma deve diventare una risorsa per avvicinare chi è scettico sull’importanza di
sostenere la salute mentale, perché è un diritto della società, fondamentale per il
benessere.
La fantasia dei nostri ospiti, con setting molto semplici e una piccola reflex, ha
generato un mix di sketc esilaranti che ci fanno comprendere l’importanza di quello
che abbiamo appreso dopo l’esperienza del lockdown: l’importanza di un caffè con
un amico, la conoscenza di persone che erano inesistenti fino a quel momento per
alcuni, come i vicini di casa e che sono poi risultati essere fondamentali in quel
periodo di restrizione, la gioia di passeggiare in compagnia in un parco, l’osservare
quello che ci circonda, la meraviglia del mondo “fuori”.
In attesa della pubblicazione ufficiale e votazione del cortometraggio, vi consigliamo
di rimanere collegati alla pagina facebook Menti in Corto, per poter
condividere insieme a noi questa bellissima esperienza.
Ringraziamo la CTA di Catalafimi per questa iniziativa che ha collegato varie parti di
Italia in un progetto sull’importanza delle arti espressive, come il teatro».
«Integrarsi – commenta il dott. Saverio Costantino – vuol dire anche rompere schemi ridondanti e usuranti e come tali privi di
motivazioni, trovare risorse significa respirare aria nuova, dove tutto può diventare
asfittico, una finestra aperta su nuovi orizzonti può aprire strade da percorrere per
raggiungerci».