La tragedia di Genova del 2018 accese i riflettori sulla stabilità dei ponti presenti su tutto il territorio nazionale. Anche a livello locale l’attenzione si concentrò su uno in particolare, cioè sul ponte posto al Km 45 della ex Strada Statale 98 e che sopra il canale Ciappetta-Camaggio ed è situato in c.da Macchie di Rosa in una zona altamente trafficata sia da autovetture che da cicloamatori poiché la strada che lo attraversa segnala anche il percorso della ciclovia della Trifora.
La struttura presentava e presenta tutt’ora danni strutturali ben visibili con ferri fuoriusciti all’esterno delle campate e colonne portanti in avanzato stato di sgretolamento, Una situazione che è peggiorata nel tempo e che rappresenta un serio pericolo per la viabilità anche in considerazione del flusso consistente dei mezzi, anche pesanti, che lo percorrono quotidianamente. La competenza della strada in questione, lo ricordiamo, è della provincia Bat che nel 2017, tramite il Dirigente del Settore Mobilità, con propria ordinanza n. 390 del 22.8.2017, disponeva il divieto di transito, veicolare e pedonale, sulla strada comunale parallela a via Sgarantiello che immette verso il canalone Ciappetta-Camaggio, in corrispondenza del ponte della strada provinciale n. 2 al Km. 45,600 e il divieto di transito pedonale, in corrispondenza del ponte della strada provinciale n. 2 al Km. 45,360 sino alla puntuale verifica strutturale curata dall’Ente Proprietario della Strada (Provincia Bat) ai fini della salvaguardia della pubblica e privata incolumità veicolare e pedonale.
Per questa ragione la Polizia Locale, in collaborazione con la Multiservice, aveva provveduto in quei giorni a far effettuare l’intervento di chiusura posizionando in sede stradale i picchetti in ferro, la rete plastificata e le transenne metalliche.
Nell’ordinanza dirigenziale si dava poi atto che spettava alla Provincia Bat la puntuale verifica strutturale e il ripristino urgente delle condizioni di sicurezza.
A tre anni di distanza, purtroppo, la situazione è pressoché rimasta invariata. Anzi, i mezzi pesanti continuano a percorrere il ponte dalla ex SS 98 e nella parte sottostante lo si attraversa liberamente sia con le autovetture che con le biciclette. In direzione dello stesso ponte, persiste tutt'oggi la segnaletica stradale “gialla” che, sulla ex 98, indica deviazioni per “lavori in corso”. Lavori che in pratica non sono mai partiti. Gli interventi strutturali sono improcrastinabili: bisogna aspettare la tragedia prima di intervenire?
Aspitt ciucc muj cà aruiv la pagghia nouv! E meno male che avevano proclamato ad alta voce il principio della sussidiarietà, modificandone anche la Costituzione, avvicinando le istituzioni ai cittadini. Erasmo da Rotterdam è stato profeta in patria “.. tra i sapienti i peggiori sono i giuristi per la complessità con cui scrivono le leggi. Il loro potere sta proprio in questo solo loro le sanno interpretare…” Non si sà quale legge, quale decreto, quale regolamento, quale norma quale trattato, quale accordo, quale convenzione e quale istituzione deve occuparsene! E io pago! direbbe Totò
Vogliamo parlare del ponte in via vecchia spinazzola (strada boschetto ) fa paura
Sarà impossibile trovare parole giustificative accettabili in caso di evento nefasto. Chi può intervenga… nessun dorma!
E veramente vergognoso vedere queste cose e pensare che tempo di elezioni politiche certi personaggi si sono presi la prima di parlare proprio di questo e alla fine senza conclusione vergognatevi .Dovranno intervenire solo quando piangere su qualche disgrazia vergogna soldi che arrivano e non si sa che fine fanno .E proprio così la cassa del mezzogiorno alle 11,30 arrivano alle 12 finiscono vergogna