Il fatto
Muore Gianna, il cordoglio della Sindaca
«Apprendo dai suoi vicini, che in silenzio tante volte l'hanno aiutata, che una brutta caduta le ha stroncato l'esistenza. Con la sua dipartita cade il muro di pregiudizi nei suoi confronti, cade la cultura dello scarto»

Muore all'età di 49 anni Gianna. Nata a Prato arriva ad Andria con la sua famiglia e qui ci resterà, in modo più o meno stabile, fino a ieri quando un'ambulanza del 118 dall’abitazione nel centro storico l’ha trasferita d'urgenza al pronto soccorso del locale nosocomio.
La sua non è stata una vita facile. Una donna imprigionata nel corpo di un uomo al centro di episodi causati dai pregiudizi. Per tutti resterà Mery Lombardi: così voleva farsi chiamare.
A dare notizia ufficiale della sua morte è la Sindaca con un messaggio sui social: «La nostra città ha tante persone fragili. Fragilità di varia natura, con storie che vengono anche da lontano. Storie molto diverse tra loro ma spesso con un denominatore comune: sofferenza, solitudine, tristezza, precarietà sociale o fisica.
La città di fronte a ciò a volte si indigna, a volte respinge. In alcuni casi è solidale, in altri si fa giudice. Storie di vita, su cui in tanti si arrogano il diritto di intervenire per sentenziare, per creare tifoserie o per strumentalizzare.
Apprendo con tristezza che una di queste fragilità cittadine non c'è più: Gianna. Apprendo dai suoi vicini, che in silenzio tante volte l'hanno aiutata, che una brutta caduta le ha stroncato l'esistenza. Con la sua dipartita cade il muro di pregiudizi nei suoi confronti, cade la cultura dello scarto.
Ma che ce ne facciamo ora che non c'è più? Quante altre Gianna la nostra Comunità conosce, di cui deve farsi carico a partire dalle istituzioni? Gianna mi ha fermato qualche giorno dopo il mio insediamento. Cercava un alloggio ma mi ha raccontato che nessuno voleva farle il contratto.
Aveva un sostegno economico dai servizi sociali ma il suo cruccio era la casa. Questo ho saputo di lei, dal suo racconto. Mi sarebbe venuta a trovare. Voleva parlare, essere ascoltata.
Oggi, la notizia della sua scomparsa».
Molto educata/o, rispettosa, riservata, dignitosa e intelligente, non accettava provocazioni. Rispondi a sabino cannone
R.I.P. e Dio ci perdoni per averla considerata e trattata come "scarto" della nostra società. Rispondi a Vincenzo Di Leo
Una ragazza/o che ha sofferto molto su questa terra... Che il Signore possa accoglierla/o nel suo Regno a godere della immensa grazia. 🙏 Rispondi a Emanuela De Nigris
Quello che comanda oggi non è l'uomo, è il denaro, il denaro, i soldi comandano. E Dio nostro Padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi, ma a noi: agli uomini e alle donne. noi abbiamo questo compito!....papa Francesco...ma quante sono le vittime di tale distorsioni??...tante....io spero che questa pandemia cambi i propositi delle menti umane. ...se da questa pandemia non ne usciremo cambiati ...sarà la fine. ...secondo me fino a quando non capiremo che la solidarietà è la base di noi umani...tutto il resto è e sarà inutile....cosa conta avere tanto se poi nella vita dei solo......???....nulla....se la nostra amica nel percorso della sua vita avesse avuto qualcuno che l'avesse ascoltata....chissà. ...ora avrebbe avuto la sua casa....tutti abbiamo responsabilità. Rispondi a Michele Nicolamarino
😢😢😢 Rispondi a Paparusso teresa angela
Non ho mai conosciuto GIANNA,forse anche perchè ormai sono domiciliato da ben 25 anni a Roma.Osservo purtroppo che molti-compiangendola e dichiarandosi addolorati per la Sua dipartita,tuttavia parlino di Lei e del<> problema.Continuando di questro passo,si va sicuramente a CONSOLIDARE quella cultura dello SCARTO di cui soltanto Papa Francesco ha denunziato il suo dilagare nella Società Universale e,dunque,anche in quella Italiana.
Rispondi a Attilio Busseti
Addio grande amica mery Rispondi a Sgaramella Rina